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VIDEO | I carabinieri recuperano tre preziosi dipinti rubati a Genova nel 1981

Sono stati restituiti dai carabinieri al Galata - Museo del Mare tre importanti dipinti del '600 rubati nel 1981 a Genova. Per capire come hanno avuto inizio le indagini, bisogna fare un passo indietro e tornare nel maggio 2019, quando i carabinieri del nucleo Tpc di Genova sono stati informati dalla casa d'aste Wannenes che una coppia di dipinti raffiguranti alcuni velieri - appartenenti a un lotto di opere affidate per la vendita - potevano fare parte in realtà del bottino della rapina del Museo Navale di Pegli del 1981. 

L'analisi comparativa tra le due tele segnalate dalla Casa d'Aste e i dati descrittivi e fotografici dei beni trafugati dal museo genovese, presenti nella "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" gestita dal comando Tpc (la più grande banca dati di settore al mondo per mole di immagini e dati) ha permesso di accertare che le opere erano effettivamente due delle 34 rubate. Nel frattempo i carabinieri, attraverso un approfondito esame dell'intero lotto di beni, hanno individuato anche un terzo dipinto riconducibile alla stessa rapina. Le tre opere d'arte, del valore commerciale complessivo di circa 30mila euro, sono state sequestrate.

L'attività di indagine dei carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Genova, ha consentito di identificare - come mandante a vendere dei dipinti - una donna incensurata residente in provincia di Alessandria e, conseguentemente, di appurare sia che la donna aveva ereditato i quadri dalla defunta madre sia di individuare il presunto ricettatore delle tele, un noto pregiudicato ligure ormai deceduto e considerato molto attivo all'epoca del furto.

"È molto frequente - spiega Antonio Quarta, comandante del nucleo carabinieri Tpc a GenovaToday - il recupero di opere d'arte a distanza di decine di anni. Come è successo in questo caso le opere rubate vengono ricettate, consegnate ad acquirenti in buona fede, poi vengono successivamente ereditate e messe in vendita".

Il quadro probatorio fornito dai carabinieri dell'Autorità Giudiziaria ligure ha infine determinato l'emissione del provvedimento di dissequestro e di restituzione delle tre opere al Museo del Mare di Genova.

Gli sforzi dei carabinieri, che hanno conseguito questo significativo risultato grazie anche ai proficui e costanti rapporti di collaborazione esistenti con le case d'aste presenti in Liguria, sono ora rivolti al recupero delle altre opere ancora mancanti all'appello.

Dopo quasi otto lustri, i tre dipinti ritornano finalmente a Genova per essere restituiti alla pubblica fruizione.


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