Costume e società

Staglieno, la leggenda delle bambine dei fiori 

Dopo essere state immortalate dallo salpello di Giovanni Scanzi oggi, bambine per l’eternità, Giuseppina e Ada continuano a godere del profumo dei fiori che colgono lungo il loro infinito cammino

Ogni monumento del cimitero di Staglieno nasconde una storia. Quelli di Giuseppina Grillo (1864 – 1874) e Ada Carrena (1874 – 1880) ne raccontano una che si intreccia, nonostante le due non si siano mai conosciute mentre erano in vita. A spiegare questa triste vicenda è il libro Immagini silenziose di Matteo Pastorino e Luciano Rosselli (Erga edizioni, 2021).

Ada nacque lo stesso anno in cui Giuseppina moriva di difterite, grave malattia infettiva che colpisce le mucose, soprattutto laringee e faringee e che arriva a danneggiare o addirittura distruggere organi e tessuti. Nonostante questo, Ada le si affezionò ugualmente, conoscendola attraverso il suo bellissimo monumento funebre, nei pressi del quale passeggiava insieme alla propria mamma Enrichetta. Ada Carrena amava i fiori e voleva sempre fermarsi ad ammirare il dolcissimo monumento funebre che raffigura Giuseppina Grillo con in mano un mazzolino di fiori. 

Un tragico destino volle che fossero unite più di quanto chiunque avrebbe potuto temere. Anche Ada incontrò una morte assai prematura e venne “rapita dagli angeli” all’età di cinque anni e otto mesi, così come recita il suo epitaffio. A portarla via dal suo piccolo mondo, dall’amore dei suoi genitori e “dall’amicizia” con Giuseppina, una tremenda e incurabile meningite. Alla sua morte, gli inconsolabili genitori incaricarono Giovanni Scanzi, lo stesso scultore che aveva realizzato cinque anni prima il monumento a Giuseppina, di realizzare una statua per la figlia defunta, che somigliasse a quella della sua “amica”. Oggi, bambine per l’eternità, tutte e due continuano a godere del profumo dei fiori che colgono lungo il loro infinito cammino. Il monumento di Ada si trova nel Boschetto Irregolare, quello di Giuseppina nella Galleria Superiore a Levante.


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