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E se anche a Nervi si investisse in cultura?

Appartamenti, palazzetto dello sport, palestra? Tra aspettative, dubbi e perplessità ci si interroga sul futuro dell’area che ospita l’ex fabbrica di cioccolato “Aura”, oggi in stato di abbandono e degrado. Più di tredicimila metri quadrati, in via del Commercio, a pochi metri dal centro della delegazione di Nervi. Si guarda con sguardo critico e propositivo alle ipotetiche modalità di un progetto di riqualificazione che potrebbe diventare un’occasione per Nervi e per il Levante cittadino. Volendo dimenticare, per un attimo, che sulla questione incombe l’alea di un contenzioso. Di cui nessuno parla, ma che tutti temono. 

Appartamenti- La possibilità che l’edificio sia venduto per costruire nuovi alloggi suscita esitazione. Anche perché se è  vero che il mercato immobiliare parrebbe in ripresa, è altrettanto vero che la crisi ha lasciato sul territorio un patrimonio enorme di case vuote in attesa di un nuovo acquirente. E anche se si cercasse di tenere i prezzi bassi,  si tratterebbe pur sempre di immobilii siti in una zona residenziale e, pertanto, soggetti ad un livello di tassazione tale che non potrebbe essere di incentivo all’acquisto. Con il rischio di avere una nuova “Cattedrale nel deserto”.

Impianti sportivi- Il Levante è sprovvisto di un palazzetto dello sport. Ma il territorio vanta la presenza di talmente tante associazioni sportive che praticano le più svariate discipline, ciascuna con uno spazio proprio per gli allenamenti dei propri iscritti, che al momento non sembrerebbe così necessaria la realizzazione di una palestra polifunzionale.

Auditorium- Sul territorio manca piuttosto un auditorium. Una struttura in grado di ospitare concerti, ma anche eventi, conferenze, convegni, presentazioni di libri, iniziative culturali di vario genere.

Cultura- Conti di realizzazione e di sostenibilità economica alla mano, la  progettazione di un auditorium avrebbe notevole importanza. Significherebbe investire in cultura. Tradotto: investire nel futuro. Perché dopo anni di tagli si è finalmente capito che la cultura è arte, storia, conoscenza, creatività. E che gli investimenti volti a valorizzarla e tutelarla rappresentano un mezzo di crescita e sviluppo dell’intera comunità. In coerenza con questo pensiero, il Municipio della Valpolcevera, in sede di approvazione del Piano dei lavori pubblici, ha preferito dirottare un investimento già stanziato a favore di una palestra scolastica sul Museo di storia contadina del Garbo. Realtà, quest’ultima abbandonata, ma che,  valorizzata attraverso il programmato restauro, dovrebbe assicurare continuità tra passato, presente e futuro. Pertanto, realizzare un auditorium nel Municipio di Levante significherebbe anche dare continuità all’orientamento del Comune di Genova.


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