Costume e società

Genova e la leggenda del cagnolino di San Lorenzo

Secondo il folklore popolare, chi riesce a individuarlo e ad accarezzarlo avrà fortuna e amore

Genova, cattedrale di San Lorenzo - Photo Wikimedia@Casalmaggiore Prov.

A Genova, chi guarda con attenzione la facciata della cattedrale di San Lorenzo, costruita nel XIV secolo, potrà trovare la piccola scultura di un cane adagiato tra le mani di una statua (la foto di copertina è stata leggermente ritoccata in modo da far capire dove si trova il muso, ormai molto consumato).

Ma qual è il significato di questo cagnolino? Chi è? E cosa simboleggia?

In realtà nessuno lo sa con certezza, ci sono solo ipotesi: secondo la leggenda più diffusa, il cane fu scolpito in ricordo dell'animale di un amico degli scultori, o ancora del cagnolino di uno degli scultori stessi smarrito durante la fase finale della costruzione della cattedrale. Oppure ancora un cane randagio che fece amicizia con gli artisti (per le decorazioni marmoree vennero impiegate maestranze francesi) durante la costruzione della chiesa.

Quel che è certo è che gli scultori hanno voluto raffigurare il cucciolo in una tenerissima posizione, adagiato tra le braccia di un essere umano, a prendersi coccole per sempre. Anche grazie alla dolcezza ispirata da questa immagine, si dice che trovare e toccare il cagnolino porti fortuna. Secondo altre leggende, chi accarezza il cane scolpito troverà il suo vero amore. Ma dovrà trovarlo e scorgerlo con i propri occhi, impiegando la propria pazienza: farsi riferire la posizione da terzi annulla i benefici portafortuna (e i genovesi, d'altronde, sono gelosi del segreto).


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