Costume e società

Humana Vintage, la catena di vestiti second hand arriva a Genova: ecco dove

Il progetto che unisce etica ed estetica troverà spazio in un nuovo punto vendita in città, vicino alla stazione di Brignole

©fb Humana Vintage Italia

Ai suoi 535 negozi in Europa, Humana Vintage ne aggiunge uno nuovo, a Genova. La celebre catena di negozi second hand aprirà un suo nuovo punto vendita nel capoluogo ligure, in via San Vincenzo, prendendo il posto di Carpisa. 

È già presente in Italia nelle città di Milano, Roma, Torino, Verona, Bologna e Firenze, oltre che tramite il sito di e-commerce. E a breve sbarcherà anche nella nostra città, preannunciando l’apertura con il suo claim nelle nuove vetrine: "Migliaia di capi vintage per contribuire insieme a un futuro migliore per il pianeta e le persone".

I negozi Humana Vintage & Second Hand sono nati per dare valore ai capi che milioni di persone affidano a Humana. Dopo averli selezionati con cura, viene data loro una seconda opportunità. “Vestiti, borse, scarpe e accessori dagli anni ’60 ai ’90 che aspettano solo di continuare a scrivere la loro storia. Etica ed estetica possono e devono coesistere. Crediamo che per generare un reale cambiamento nel settore della moda, la sostenibilità debba essere accessibile a chiunque”. 

Dietro ai vestiti vintage c’è molto di più. Un network internazionale che comprende 29 organizzazioni, 1238 progetti sociali e circa 9,6 milioni di beneficiari. "C’è un filo che unisce tutto – spiegano gli organizzatori di Humana sul loro sito -  Il progetto parte dal vecchio continente e arriva in Africa, Asia e America Latina. È la voglia di cambiare qualcosa nel tessuto della società in cui viviamo. Un legame trasparente e indissolubile che alimentiamo con entusiasmo giorno dopo giorno. Non si tratta solo di moda sostenibile, economia circolare e progetti di sviluppo. Si tratta di un impegno per stimolare e raccogliere i piccoli gesti che trasformano il mondo, rendendolo un posto più accogliente, per tutti".

Per dare la possibilità ad ancora più persone di fare shopping in maniera responsabile, ai negozi fisici è stato affiancato l’e-commerce. Non bisogna dimenticarsi però che ogni capo è unico: quello che si trova online, non sarà presente nei negozi e viceversa.


Si parla di