Ristoranti

Egizio

Della pizza ha fatto un vero e proprio cult. Dal 1973, da quando Arnaldo Di Maria, detto "Pupi" ed Egizio, suo figlio, decisero di trasformare una vecchia latteria in una pizzeria, è stato un susseguirsi di successi. Fino all'ultimo, a livello cronologico, che ha visto incornare la Pizzeria Egizio (via Bolzano 2, 010-3725384) come miglior pizzeria di Genova ed una delle migliori d'Italia dal noto sito enogastronomico Tripadvisor, web dove i clienti possono segnalare positivamente o negativamente un locale. La storica pizzeria di Nervi ha registrato una miriade di click e pareri positivi, scalando così, in poco tempo, la classifica. Ma il successo di quel forno a legna in pietra viene da molto lontano, come racconta Simone Di Maria, figlio di Egizio. Un passaggio di generazioni che non ha mai perso di vista quella genesi tradizionale e genuina.

«Mio nonno Pupi e mio padre Egizio iniziarono la loro attività nel Quartiere Azzurro, prendendo in gestione una latteria - ha raccontato Simone Di Maria - che già allora palesava una struttura anomala perché, in realtà, sarebbe dovuta diventare una stazione della funicolare che portava alla parte alta del quartiere. Con il tempo decisero di preparare dei piatti e, nel giro di pochi anni, la latteria si trasformò in pizzeria».

Oltre all'ubicazione molto particolare, incastonata fra mare e monti, il nome della pizzeria incominciò a girare sulla bocca di tutti perché proponeva una pizza "nuova", che non seguiva la tradizione napoletana. «Nel 1973, quando la pizzeria aprì, a Genova c'erano quattro, cinque locali che facevano la pizza - ha continuato Di Maria - tutte le pizze erano alte, spesse, ma mio padre e mio nonno ruppero gli schemi proponendone una sottile. E il successo che ebbero fu incredibile, se si pensa che si erano improvvisati pizzaioli!».

Come tutti i locali che incarnano lo spirito di una città e di un quartiere, attorno alla Pizzeria Egizio gravitano storie a cavallo fra verità e leggenda che hanno fatto il giro di tutti i locali della Superba. Famosa, per esempio, quella della "mozzarella riso". Nessuno, negli anni '70, riusciva a capacitarsi di come il pizzaiolo Di Maria riuscisse a servire una pizza con la mozzarella tagliata in piccolissime parti, al contrario delle normali pizze che, invece, mostravano i classici "blocchi" di mozzarella, non essendo ancora in uso i tritacarni. Si vociferava che Egizio avesse chissà quali strumenti segreti per raggiungere un risultato così gustoso. In realtà l'astuto pizzaiolo tagliava la mozzarella a dischi e, successivamente, la passava nel tritapomodoro. Egizio aveva fatto un'altra volta "bingo": messo al centro dei discorsi culinari dei genovesi, stava sempre di più facendosi un nome. Il boom avvenne qualche anno più tardi quando il redattore del Secolo XIX Renato Cenni scrisse l'articolo "30 secondi di pizza".

«Pizza sottile con ingredienti genuini e ricercati - ha spiegato il figlio di Egizio - la pasta viene trattata sin dal mattino e lasciata a lievitare naturalmente. Il risultato? La pizza è pronta in 30 secondi. Incredibile, ma vero. Cenni, quando lo scoprì, volle subito fare un articolo».

La pizzeria è stata citata anche in un famoso romanzo americano di Susan Pohlman "Halfway to each other": l'autrice, in vacanza a Genova, si è innamorata del posto e ha voluto ricordare il locale nel suo libro. Insomma Egizio non è nuovo ad avere i riflettori puntati addosso, più di 1600 mi piace su facebook ne sono una limpida dimostrazione, ma quest'ultimo riconoscimento di Tripadvisor, sicuramente, inorgoglisce come in poche altre occasioni. «Siamo soddisfatti per questa scalata sul noto sito perché, nonostante siano passati molti anni, lo spirito della pizzeria, rustica e tradizionale - ha concluso Di Maria - è rimasto immutato. Ed per questo che grandi calciatori e artisti decidono di venire da noi, perché offriamo una pizza genuina, con prodotti italiani, cercando di consigliare anche la giusta bevanda da affiancare. I nostri dolci sono tutti fatti in casa dalla mitica nonna Giuseppina e gli antipasti da mia madre Cristina. Il banco pizza, invece, è sotto la guida di mio fratello Daniele mentre io mi occupo del servizio. Questo spirito all'"Egizio", alla genovese, è il segreto del nostro successo».


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