Politica

Università: aumenta la tassa per i test di ammissione e crollano le iscrizioni

L'Università di Genova ha stabilito test di ingresso per ben 35 corsi di laurea a numero chiuso e che per accedere a queste selezioni gli studenti devono versare una tassa di iscrizione che è salita da 30 a 50 euro nell'ultimo anno

Nel corso della seduta del consiglio regionale di ieri, Aldo Siri (Liste civiche per Biasotti presidente) ha presentato un'interrogazione per chiedere alla giunta «se non si ritenga controproducente l'aumento così significativo della tassa di iscrizione ai corsi universitari. Siri ha domandato i motivi della decisione dell'avvenuto aumento, come la Regione intenda intervenire affinché almeno a partire dal prossimo anno gli importi della tassa di iscrizione ai corsi di ammissione tornino ai valori precedenti».

Siri ha rilevato che l'Università di Genova ha stabilito test di ingresso per ben 35 corsi di laurea a numero chiuso e che per accedere a queste selezioni gli studenti devono versare una tassa di iscrizione che è salita da 30 a 50 euro nell'ultimo anno e ha evidenziato la progressiva diminuzione del numero delle iscrizioni all'ateneo genovese mentre per alcuni corsi a numero chiuso, ad esempio quello di Architettura, si prevedono iscrizioni addirittura inferiori ai posti disponibili.

Secondo Siri le politiche universitarie dovrebbero sempre tenere in considerazione il "diritto allo studio" mentre l'onere si è praticamente raddoppiato. Siri ha concluso auspicando che il nuovo rettore rilanci il ruolo di attrazione dell'università genovese.

Per la giunta ha risposto l'assessore alle risorse finanziarie Sergio Rossetti: «Il tema è importante: l'ateneo è uno dei punti cardine per il futuro della Liguria. Spesso si parla di infrastrutture come strumenti per rilanciare l'economia dimenticando che il mondo va avanti con le idee e che i processi di innovazione nascono dal patrimonio culturale delle persone. Per lo sviluppo della Liguria l'ateneo è fondamentale perchè attiva e sviluppa conoscenze e attrae la presenza di un alto numero di stranieri. Anche noi siamo preoccupati perché l' aumento deciso lo scorso anno può incidere sulle iscrizioni già in calo. Siamo preoccupati anche perché il trend delle tasse di iscrizione si sta portando ad un livello superiore alla media nazionale. La Regione Liguria non può intervenire in merito: l'ateneo da questo punto di vista è completamente autonomo. Quello che era di nostra competenza lo abbiamo fatto: dalla tassa per il diritto allo studio è stato esentato chi ha un reddito inferiore a 15000 euro lordi annui. Cercheremo di fare opera di sensibilizzazione affinché non ci siano aumenti nell'anno accademico 2014 – 2015 sottolineando che il pubblico impiego non ha avuti incrementi salariali da anni».

Siri si è detto parzialmente soddisfatto e ha espresso la propria solidarietà agli studenti meritevoli: «Aiutarli è un atto dovuto che va perseguito in tutte le forme».


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