Politica

Sanità, scintille tra Linea Condivisa e Toti: "In Liguria situazione nefasta", "È colpa della sinistra"

Linea Condivisa organizza un incontro incentrato sulla sanità dal titolo "Quello che Toti non dice ve lo diciamo noi"

La sanità in Liguria è come una Cinquecento che percorre 38 chilometri con un litro e paga il carburante 58 euro al litro, mentre in Emilia-Romagna percorrere 55 chilometri con 50 euro al litro. Parte da questa immagine la critica del sistema sanitario regionale messa a punto da Linea Condivisa che ha organizzato un incontro a Genova dal titolo "Quello che Toti non dice ve lo diciamo noi", mercoledì alle 17,30 al teatro Stradanuova di via Garibaldi.

Nell'ambito dell'evento saranno contestati gli annunciati miglioramenti da parte della Regione sul fronte delle fughe sanitarie: la Liguria - secondo lo studio di Linea Condivisa, messo a punto da Alessandro Ronchi - è all'ultimo posto per mobilità attiva, nonostante la presenza del Gaslini che ha un 47% di pazienti non liguri. Ed è la terza peggior regione italiana per mobilità passiva. Rapido focus anche sul personale: la Liguria è la realtà italiana che ha assunto meno professionisti dopo i decreti emergenziali del covid e risulta la regione con la maggior carenza di organico, a fronte di una diminuzione del personale pre-covid del 29,91%, ultimo posto. Non vanno meglio le cose dal punto di vista degli stipendi, con la settima peggior retribuzione accessoria d'Italia, circa 4.000 euro in meno della media nazionale, con conseguente scarsa attrattività. Non manca il capitolo dedicato alla privatizzazione: Linea Condivisa denuncia che il 90% delle strutture residenziali liguri sono accreditate, peggior dato nazionale a fronte di una media del 65%.

La crisi sanitaria, per Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in consiglio regionale, "è anche un forte elemento politico, considerando che Toti è stato assessore alla Sanità per due anni abbondanti e che il suo controllo non è mai venuto meno". Nell'occasione, il consigliere traccia un bilancio positivo dello sportello aperto dall'associazione a Bolzaneto per aiutare gratuitamente i cittadini a vedersi riconoscere prenotazioni di prestazioni sanitarie nei tempi previsti dalla legge: "Abbiamo affrontato circa un centinaio di situazioni, con il risultato raggiunto nel 92% dei casi. Inoltre, ci sono sei, sette casi per cui stiamo cercando di ottenere il rimborso delle prestazioni che i cittadini hanno fatto privatamente a causa del ritardo della sanità pubblica".

Secca la replica del presidente della Regione Giovanni Toti: "Credo che Linea condivisa non sappia di cosa parla. Se oggi c'è una sanità ingessata, burocratizzata, resa estremamente costosa e poco efficace per i cittadini, è grazie alle riforme che la sinistra ha fatto in questo Paese e a quelle che impedisce di fare ora, difendendo più interessi e privilegi che non la reale efficacia del sistema. Loro sono quelli che la sanità in questa regione l'hanno fatta fallire e sono sempre la stessa classe dirigente. Con grande fatica noi stiamo cercando di rimetterla in piedi". 

Risalta, nell'ambito dell'iniziativa di Linea Condivisa, l'assenza di un invito alla Lista Sansa. Pastorino ribadisce: "Abbiamo invitato soggetti politici che crediamo saranno presenti alle prossime elezioni regionali. Abbiamo contattato l'Alleanza Verdi Sinistra e sono loro che ci hanno mandato un altro rappresentante: se ci avessero detto che il loro rappresentante era Sansa, non avremmo avuto alcun problema. Questo, però, evidenzia ancora una volta che la Lista Sansa ha un chiaro problema di identificazione". Nel pomeriggio, oltre a Pastorino, si confronteranno sul tema i capigruppo regionali di Pd e M5s, Luca Garibaldi e Fabio Tosi, il consigliere di Azione, Pippo Rossetti, e quello lombardo di Alleanza Verdi Sinistra, Onorio Rosati.


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