Politica

Raffaella Paita (Iv): "Sosterremo Bucci". La frecciata di Toti: "Siamo quel centrodestra che dal 2015 governa la regione"

"Mi sarebbe piaciuto - dice Toti - che Italia Viva avesse una posizione più coraggiosa e più nitida: quella di riconoscere che l'amministrazione comunale di Genova, al netto dell'indubbia leadership di Marco Bucci e della sua capacità, è figlia di quel centrodestra che dal 2015 governa la regione, dello stesso programma politico"

"A Genova sosterremo Bucci": Raffaella Paita, deputata di Italia Viva e leader dei renziani in Liguria, ufficializza l'appoggio del suo partito al candidato sindaco di centrodestra Marco Bucci, e conferma l'accordo che era nell'aria già da tempo. Già nel novembre 2021 il sindaco Bucci era salito sul palco della Leopolda con Matteo Renzi, segnale di avvicinamento.

In una storia pubblicata su Instagram e condivisa anche da Italia Viva Genova, Paita dice di voler sostenere "il sindaco della ricostruzione del ponte. È una scelta di valore civico, senza il nostro simbolo, perché non può stare accanto a quelli di Lega e Fdi. Non possiamo stare con l'immobilismo del centrosinistra alleato a M5s e sinistra massimalista". Italia Viva non sarà presente con il simbolo, come ha spiegato la deputata in un'intervista al Secolo XIX, ma nelle liste a sostegno del sindaco ci saranno figure del partito di Renzi.

"Sono contento. Sono contento che abbiamo tanti alleati per i prossimi cinque anni - ha commentato il sindaco di Genova, Marco Bucci, all'agenzia Dire -. Sono civico, è giusto che di fronte a una visione di città e a dei progetti concreti, noi che siamo le persone del fare ci mettiamo tutti insieme. È bello che per i prossimi cinque anni ci sia parecchia gente che vuole fare, che vuole fare i progetti giusti per la nostra visione di città".

La "frecciata" di Toti

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti non rinuncia a una 'frecciata' diretta alla ex competitor Paita, che sconfisse alle elezioni regionali del 2015: "Mi sarebbe piaciuto - spiega a Dire - che Italia Viva avesse una posizione più coraggiosa e più nitida: quella di riconoscere che l'amministrazione comunale di Genova, al netto dell'indubbia leadership di Marco Bucci e della sua capacità, è figlia di quel centrodestra che dal 2015 governa la regione, dello stesso programma politico. Dividere Genova dal resto della regione è un filo manicheo, ma se è una tappa di avvicinamento, ben venga e benvenuti". Anche se Paita ha precisato che l'appoggio a Bucci è esclusivamente civico e che resta lontana anni luce dalle posizioni di Toti, il presidente non demorde: "Francamente, le posizioni nazionali di Italia Viva mi sembrano molto più simili e più coerenti a quelle del centrodestra di governo della nostra regione che non a quelle del centrosinistra: infrastrutture, mercato del lavoro, meritocrazia, competitività, rapporti ed equilibri tra i poteri dello Stato, gli stessi esempi citati da Paita per sostenere la bontà dell'operato di Bucci, come la demolizione della diga di Begato, sono programmi di riqualificazione dell'edilizia popolare fatti in regione, costruiti con il contributo dei partiti che amministrano questa regione".

È la seconda volta a Genova che Italia Viva si smarca dal resto del centrosinistra: la prima con le elezioni regionali del 2020, quando Iv sostenne la candidatura di Aristide Massardo, ex preside di Ingegneria, che non superò la soglia di sbarramento e non entrò in consiglio regionale.

Nel partito di Renzi però non tutti sono d'accordo ad appoggiare Bucci, e secondo indiscrezioni ci sarebbero alcuni (ex) esponenti pronti a correre con Ariel Dello Strologo.

Italia Viva: "Noi ancorati ad antifascismo e ai valori della resistenza, contro il sovranismo"

In una nota, i coordinatori di Italia Viva Genova Irene Tesini ed Eugenio Musso dicono: "Noi ci abbiamo provato a costruire un modello riformista capace di guardare allo sviluppo economico e all'innovazione, uscendo dall'isolamento infrastrutturale di cui soffre  da lungo tempo Genova e la Liguria. La risposta è stata evasiva e tentennante dato che  la compagine che compone il suo schieramento è più attenta al non fare e all'immobilismo. La nostra è l'adesione  convinta ad un progetto civico-amministrativo, una scelta d'amore per la nostra città, non un accordo politico. Noi siamo e resteremo  liberal-riformisti, fortemente ancorati ai valori dell'antifascimo  e della resistenza. Contrari ed equidistanti da ogni forma di populismo e sovranismo".


Si parla di