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Madonna del Monte: il Comune vuole riqualificare il bosco, ma l'accesso è di proprietà dei frati

L'assessore Piciocchi: "Siamo proprietari del bosco dei frati, ma non dell’accesso del bosco. L’auspicio dell’amministrazione che rinnoveremo alla Provincia dei Frati Minori è di entrare nella disponibilità di quell’area, unico modo per avviare un’opera di riqualificazione"

Il santuario (foto Wikipedia@ Superchilum)

L'addio dei frati francescani al convento di Nostra Signora del Monte, dopo ben 578 anni, ha colpito la comunità genovese, da secoli legata all'imponente struttura sulle alture di San Fruttuoso. Erano stati gli stessi frati a dare l'annuncio, alla base della decisione problemi organizzativi, legati alla mancanza di frati, erano solo quattro quelli rimasti a vivere nel convento. La questione è approdata anche in consiglio comunale, attraverso un'interrogazione di Francesco De Benedictis di Fratelli d'Italia.

Madonna del Monte, dopo 578 anni i frati lasciano il convento

"Chi è nato e vissuto a San Fruttuoso ha trascorso la propria infanzia nel bosco e nei prati del convento di Nostra Signora del Monte - ha esordito De Benedictis in aula - ricordo le domeniche con mia nonna che iniziavano con una visita al gazebo dove venivano vendute le collane di nocciole e proseguivano con una passeggiata nel bosco prima della messa. E poi le partite sul campo di calcio che, a memoria, è rimasto uguale negli ultimi 60 anni. Un tuffo al cuore scoprire cosa potrebbero perdere i genovesi, mi auguro possa esserci una speranza per Nostra Signora del Monte e anche per il bosco e l'impianto sportivo, chiedo informazioni all'amministrazione sulla situazione".

L'assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi ha risposto: "La decisione dei frati di ritirarsi da questo convento dopo 578 anni di continua presenza francescana ci ha profondamente colpiti e addolorati. Da tempo ci siamo attivati per capire, con la Provincia dei Frati Minori, in che modo l’amministrazione può essere di supporto, se non per portare a una rimeditazione della scelta, quantomeno per mantenere il Santuario come centro di spiritualità come è sempre stato in oltre 5 secoli di storia, essendo un importante punto di riferimento di credenti e non quale primo Santuario cittadino. E naturalmente oltre al tema della presenza spirituale al fine di mantenere un presidio e di una zona fondamentale per benessere e svago".

"Come noto, - continua Piciocchi - il Comune di Genova è proprietario del bosco dei frati, ma non dell’accesso del bosco, di quel terreno pianeggiante che ospita il campo da calcio, oggi mantenuto in una situazione di assoluto abbandono e degrado. L’auspicio dell’amministrazione che rinnoveremo alla Provincia dei Frati Minori è di entrare nella disponibilità di quell’area. Questo sarebbe l’unico modo per avviare un’opera di riqualificazione del bosco rendendolo fruibile e aumentandone la godibilità, aprendo un accesso anche nella parte bassa verso l’area di San Martino. È un bene - conclude l’assessore - che tutti noi abbiamo a cuore e vogliamo tutelare, non tutti i genovesi lo conoscono ma è bellissimo, gli uffici degli agronomi mi hanno anche spiegato che si caratterizza per la presenza di essenze assolutamente rare. L'impegno dell'amministrazione c'è, con il consenso unanime del Municipio, ci faremo carico anche di parlare con i tanti cittadini volontari, tra cui un'associazione che ha a cuore il destino del santuario, per vedere come unire le forze e capire come mantenere il presidio e garantire un salto di qualità, indipendentemento o meno dalla presenza dai frati. Aggiungo comunque che viene chiuso il convento ma non il santuario che sarà aperto per le celebrazioni domenicali e ringraziamo le suore francescane che si sono rese disponibili a garantire l'apertura nei giorni feriali".


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