Politica

Gara deserta per la diga, il Pd: "Pronti a chiedere un consiglio comunale straordinario"

Il gruppo Pd ha chiesto la convocazione congiunta delle commissioni consiliari Territorio e Sviluppo Economico

Progetto della nuova diga foranea

Una riunione congiunta di più commissioni e, se non venissero calendarizzate in tempi brevi, un consiglio comunale straordinario per fare il punto sulla diga foranea: sono queste le istanze del Pd per fare il punto sulla diga foranea e cercare di trovare velocemente una soluzione.

"Non si tratta di remare contro o di non volere il bene della città, come afferma il sindaco Bucci - dicono i consiglieri del gruppo Pd del Comune di Genova - si tratta di capire perché la più grande opera pubblica finanziata con le risorse del Pnrr rischia di rimanere al palo, e soprattutto come si pensa di superare lo stallo. È il tempo di tornare ad ascoltare la città e i maggiori esperti di opere marittime, che ignorati avevano dato consigli. È il tempo di fare scelte che garantiscano la realizzazione di un’opera marittima che possa essere utile a tutto il porto di Genova, anche attraverso una revisione del progetto nel senso della sostenibilità economica ed ambientale".

Il gruppo ha chiesto stamattina (venerdì 8 luglio) la convocazione congiunta delle commissioni consiliari Territorio e Sviluppo Economico, con l'audizione del commissario Bucci, del presidente della Regione Toti e del presidente dell'Autorità Portuale Signorini.

"Ho scritto al Presidente del Consiglio Comunale per significare l’urgenza della convocazione» - dichiara Simone D’Angelo, capogruppo Pd – «Se non verrà calendarizzata la commissione in tempi brevi siamo pronti a chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario per consentire una discussione pubblica e trasparente sulla principale opera pubblica finanziata dal Pnrr".

Diga foranea: cos'è successo

Il 30 giugno, ufficialmente, la gara per la nuova diga foranea di Genova è andata deserta: le due cordate interessate volevano una revisione delle condizioni in vista della presentazione delle loro offerte, ma alla fine non è stato trovato un accordo nonostante le rassicurazioni di Regione e Comune. I tempi ora sono stretti perché l'opera rientra tra quelle finanziate con il Pnrr e il mancato rispetto del cronoprogramma comporterebbe la perdita dei fondi. 

L'Autorità di Sistema Portuale ha spiegato che è in ballo l'ipotesi di anticipare, già in corso di affidamento, anche l'eventualità di una rimodulazione del molo foraneo a parità di prestazioni funzionali ed economiche. In parallelo, si sta valutando la possibilità di accedere ad altre fonti di finanziamento proprie o dello Stato per coprire l'incremento dei prezzi dei materiali.


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