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"La terza guerra mondiale?" Torna il festival di Limes

Tre giorni di incontri per delineare sfide presenti e scenari futuri nell'età dell'incertezza: il festival di Limes, la famosa rivista italiana di geopolitica, si svolgerà il 4, 5 e 6 marzo a Palazzo Ducale con tanti incontri dedicati al tema "La terza guerra mondiale?"

L'illusione della "fine della Storia", coltivata nei primi anni '90 dai vincitori della guerra fredda, si è infranta sulla dura realtà della geopolitica, in questo primo scorcio di XXI secolo, pur segnato dalla globalizzazione e dall'interdipendenza di popoli e nazioni, i conflitti punteggiano numerosi il globo e minacciano di travalicare la loro dimensione regionale. Dall'Ucraina alla Siria, dalla Libia al Mali, dalla Somalia alla Repubblica Centroafricana.

E ancora: le tensioni nel Mar Cinese Meridionale, l'acerrima rivalità tra India e Pakistan, le molte questioni irrisolte negli altri paesi investiti dalle cosiddette primavere arabe.

L'utopia di un nuovo ordine mondiale ha lasciato il passo alla frammentazione di istanze spesso confliggenti, sostenute da una pletora di attori statuali e non.

L'instabilità, cifra dei nostri tempi, investe la politica, l'economia, le questioni ambientali, la sicurezza e gli equllibri internazionali, sgretolando vecchie certezze. Le società europee si vedono minacciate nel loro benessere e nelle conquiste date per acquisite; gli Stati Uniti si scoprono ossessionati dall'ascesa della Cina; Pechino e altre stelle nascenti, come il Brasile, sono alle prese con un rallentamento economico che ne minaccia ambizioni e stabilità; la Russia oscilla tra declino e velleità di potenza; la Turchia appare divisa tra filoatlantismo e neottomanesimo; intere popolazioni nel Levante, in Africa e altrove, vivono minacciate da guerre e cambiamenti climatici; il nodo di una finanza avulsa dall'economia resta in gran parte intatto.

In questo scenario, fioriscono teorie del complotto e ipotesi di manipolazione da parte di poteri più o meno invisibili. Ma il caos nasconde disegni occulti, o è frutto "solo" dei vuoti di potere creati dal crollo dell'impero sovietico e dal ridimensionamento del primato occidentale? Il terrorismo è un fenomeno transitorio o una realtà strutturale? Il Medio Oriente va verso nuovi equilibri o nuovi disastri? Che esiti avrà il nuovo confronto tra Stati Uniti, Russia e Cina? Quale l'impatto di tecnologia e demografia sulle dinamiche geostrategiche e sui conflitti in corso?

Se ne parlerà, tra gli altri, con Marco Ansaldo, Giorgio Arfaras, Emma Bonino, Lucio Caracciolo, John Hulsman, Carlo Jean, Massimo Livi Bacci, Fyodor Lukjanov, Alessandro Pansa, Margherita Paolini, Romano Prodi, Olivier Roy e Paolo Scotto.

Per il programma completo si può consultare il sito di Palazzo Ducale.


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