Risorgimento Pop: l'Italia che "non c'è" in scena alla Tosse
L’Italia non risorge. L’Italia non c’è. La Storia non c’è. Perché è sempre inattendibile, la Storia. Nella ricostruzione dello storico, come nei ricordi dei testimoni, nelle fiction, come nei romanzi, negli spettacoli dei Baliani e dei Paolini, dei Timpano, degli Enia e dei Celestini, così come nella Tv di Alberto Angela.
E allora bisogna prendere tutto con le pinze perché tutto, ahinoi, dev’essere interpretato, aggiornato e discusso. Le cinque giornate di Milano, l’impresa dei Mille, Porta Pia e Pio IX, Garibaldi e Mazzini: momenti e figure che propaganda, vulgata e retorica hanno appiattito, sbiadito e incastrato in quel mito di fondazione forzato, immaginario e falsamente concorde che chiamano Risorgimento.
Con almeno un risultato di rilievo: che la parola Risorgimento ci piace tanto. Come ci piace la pizza Margherita, e Garibaldi che comanda, e il panorama del Gianicolo, e le due chiacchiere a Teano, e Nino Bixio, uno dei mille, e persino l’inno di Mameli. Perché tutto questo è pop. Non semplicemente popolare.
Popolare è Pippo Baudo, popolari sono Albano e Miss Italia, Gigi D'Alessio e la Tatangelo, popolare è il partito di Casini. Ma Sergio Leone, cavolo, è pop; il Bacio Perugina è pop; Madonna, Battisti, Caparezza e Rey Mysterio sono pop. E Britney Spears: anche lei è pop.
E l’Italia? Con tutte le sue recrudescenze, con lo splendore millantato, con le mafierie del quotidiano, che cos’è oggi l'Italia?
Daniele Timpano, che abbiamo già applaudito in Ecce Robot, Dux in scatola, Aldo Morto - spettacolo che nel 2013 gli è valso il Premio Nico Garrone - e Zombitudine, prodotto nella stagione 2013/2014 dal Teatro della Tosse, ritorna alla Tosse.
Autore, attore, regista e fondatore di “amnesiA vivacE”, i suoi lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri, festival, e contesti performativi in Italia e all'estero. Con Elvira Frosini ha fondato la compagnia Frosini/Timpano e dal 2008 fanno parte del Consorzio Ubusettete.
da giovedì 07 maggio a giovedì 07 maggio ore 20:30
Intero € 14,00
Ridotto € 12,00
Uno spettacolo sull’Italia che non c’è, sull’Italia che non sorge, che se è risorta, è rimorta. Due attori, risorti e rimorti, immortali cadaveri, soli in scena, in mancanza di Italia. Per un risorgimento pop.
drammaturgia e regia Marco Andreoli, Daniele Timpano
con Daniele Timpano, Valerio Malorni
disegno luci Marco Fumarola
cadavere di “Giuseppe Mazzini” realizzato da Francesco Givone
progetto grafico di Pierluigi Rauco
musiche aggiuntive di Marco Maurizi
collaborazione artistica di Elvira Frosini
produzione Compagnia Frosini/Timpano, amnesiA vivacE, Circo Bordeaux, RialtoSantambrogio, Voci di Fonte - Festival di Siena
con il sostegno di “Scenari Indipendenti” - Provincia di Roma
in collaborazione con Ozu, Area 06, Centro di Documentazione Teatro Civile, Consorzio Ubusettete