Odissea, un racconto mediterraneo: Riondino e Vergassola al Politeama
Che il viaggio non sarebbe terminato con l'arrivo ad Itaca, Odisseo lo sa bene da quando, nel regno dei morti, ha incontrato Tiresia, nell'undicesimo canto. L'indovino cieco glielo ha predetto: Dovrà, dopo la strage dei pretendenti, rimettersi in cammino, per terra questa volta, lontano dal mare, portando sulla spalla un remo, come una croce, come un'espiazione.
La meta non avrà le coordinate precise che individuano Itaca sulle carte nautiche. Ma quando Odisseo sarà così lontano dal mare che, al suo passare, la gente scambierà il remo per un ventilabro, allora sarà giunta la fine delle sue fatiche.
Potrà fare sacrifici agli Dei e tornare in patria. Questo viaggio per terra è una seconda Odissea a cui Omero allude e che con molte probabilità è pure esistita in forma orale e scritta ma di cui le tracce si sono perdute.
Riondino e Vergassola da lì partono, dai patti di pace che chiudono i ventiquattro canti dell' Odissea che conosciamo e ci trasportano in un altra Odissea tutta immaginata, enigmatica e misteriosa e forse mai scritta se non nell'immaginario di ognuno di noi. Ovviamente, com'è nel carattere di Riondino e Vergassola, con ironia, intelligenza, irriverenza.
Ore: 21
Prezzo: euro 9 + prevendita
Durata: 1 ora e trenta senza intervallo.
11 Maggio
David Riondino
Dario Vergassola
Odissea – un racconto mediterraneo
Canto XXIV - I Patti di pace - L'ultima Odissea
ABBONAMENTO ODISSEA
un progetto ideato, scritto e diretto da SERGIO MAIFREDI