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Rosario della Pace: tutte le religioni alla parrocchia delle Grazie di Sampierdarena

Giovedì 27 luglio 2017 alle ore 19.00 presso la Parrocchia della Santa Maria delle Grazie di Sampierdarena, si svolgerà un momento di riflessione insieme per il ricordare il "Rosario della Pace". Le parole dei ragazzi della Parrocchia sono state: "Caro papa Francesco, siamo un gruppo di giovani della parrocchia di Santa Maria delle Grazie a Genova. Abbiamo deciso di scriverti per molti motivi, ma soprattutto perché desideriamo un mondo di pace. In questo periodo restiamo attoniti, sbigottiti e impauriti di fronte alle continue notizie di morte da tutto il mondo. Ci siamo chiesti tante volte a vicenda “ma dov’è Dio?” in mezzo a questa distruzione, a queste disuguaglianze, a queste miserie sociali che continuamente sentiamo e vediamo intorno a noi. Tuttavia, nella preghiera e nella fraternità abbiamo percepito che, se rimane la domanda su Dio, ci è data la possibilità non di avere ma di essere risposte per i fratelli che abbiamo accanto. Sì, caro papa Francesco, anche grazie a te, al nostro arcivescovo, e ai tanti preti che conosciamo, sappiamo che la speranza non è morta, ma si alimenta, anche in mezzo ad angoscianti interrogativi, con il semplice e umile amore quotidiano che non sale alla ribalta dei media ma ci assicura un futuro. Per questo nostro desiderio organizziamo, ogni settimana, un momento di preghiera e abbiamo deciso di ideare i misteri della pace".

Davide Penna, scrittore, uno degli ideatori, ha detto: "Sono momenti di riflessione con cui vogliamo tenere acceso il cuore delle persone. Il rischio è che le stragi del terrorismo addormentino le coscienze o le carichino di intolleranza». Così dopo gli ultimi attentati in Bangladesh e a Nizza, a Sampierdarena hanno pensato che quei ritrovi non fossero più sufficienti. Hanno preso carta e penna e inventato un rosario ad hoc: «Tutto incentrato sui misteri della pace, che sono quelli che ci stanno più a cuore». Il segno che sono cambiati i tempi: «Rispetto a vent'anni fa è più difficile per i ragazzi credere in un futuro di pace - afferma Davide Penna - la nostra generazione non dà più niente per scontato, non sa se conoscerà o meno la guerra. Per questo sentiamo l'urgenza di promuovere una cultura di pace nei luoghi dove viviamo».

Una cultura fatta di gesti e meditazione: «Il rosario ha una tradizione orientale, Maria è una figura riconosciuta anche dall'Islam. Ci rivolgiamo a lei. Qualche settimana fa hanno partecipato alla recita anche i profughi musulmani che sono ospiti della parrocchia».


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