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"Razza di Italiani!": memorie di ebrei nell'Italia fascista

Il 27 gennaio 2018 alle ore 21 all'Archivolto si celebra il Giorno della Memoria con "Razza di Italiani!", di e con Giorgio Scaramuzzino.

Come si comportarono gli italiani quando il regime fascista proclamò le prime leggi razziali? Scavando nella nostra storia, Scaramuzzino affronta il tema dell’antisemitismo.

Uno spettacolo per la Giornata della Memoria

Dopo il successo di monologhi come “Dentro gli spari – una storia di mafia” o “Senza sponda – storie di uomini e di migranti”, in questo nuovo lavoro, che significativamente viene presentato in prima nazionale in occasione della Giornata della Memoria, l’attore e regista affronta l’argomento dell’antisemitismo, riflettendo sul dramma che il popolo ebraico ha vissuto in un tempo non molto lontano anche qui in Italia.

Come fu possibile?

Si tende spesso a rimuovere la memoria dei crimini contro gli ebrei che furono compiuti nel nostro Paese. Nel 1938 il regime fascista promulgò le leggi razziali e anche in Italia dilagò quel sentimento di ostilità nei confronti degli ebrei che diede origine a odio e persecuzioni. Tra il 1943 e il 1945 gli ebrei italiani verranno imprigionati e deportati, e se è vero che in tanti cercarono di aiutare e mettere in salvo intere famiglie ebraiche, non bisogna dimenticare che ci furono anche uomini e donne italiani che con le loro azioni favorirono il genocidio.

Le testimonianze di vittime e carnefici

“Razza di italiani!”, scritto in collaborazione con l’ebraista Matteo Corradini, scava nella storia, rintracciando le testimonianze di vittime e carnefici, per capire in che contesto si sia sviluppato l’odio razziale verso gli ebrei in Italia. Nelle sue note di regia Giorgio Scaramuzzino scrive: «Questo spettacolo vuole essere un monito perché non si dimentichino fatti storici tragici, colpe di cui anche l’Italia si è macchiata, e allo stesso tempo si tengano sempre in mente due punti cardine dalla nostra Costituzione: quello che vieta la riorganizzazione del disciolto partito fascista e quello che afferma l’uguaglianza di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua o religione».


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