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Angelo Branduardi in concerto al Politeama Genovese

Sarà un appuntamento particolarmente suggestivo il concerto che Angelo Branduardi, in duo con Fabio Valdemarin, terrà martedì 4 aprile al Politeama Genovese, organizzato da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci. Il grande cantautore torna dunque nella “sua” città: nonostante sia nato a Cuggiano, città metropolitana di Milano, Branduardi si è trasferito infatti a Genova ad appena tre mesi. E qui, in via della Maddalena, nel cuore dei vicoli del centro storico, ha vissuto fino all’adolescenza, diplomandosi al Conservatorio Niccolò Paganini a soli 16 anni, a tutt’oggi uno dei più giovani diplomati della storia musicale italiana.

Il concerto andrà alla ricerca delle emozioni più profonde e delle immediate comunicazioni tra musicisti e pubblico, grazie anche alla presenza del piano a coda, strumento che renderà ancora più suggestivi le composizioni previste in scaletta. Branduardi e Valdemarin eseguiranno brani famosi e meno conosciuti, anche tratti dagli album che compongono la collana “Futuro Antico” con la quale Angelo ha ripreso suoni dimenticati dei secoli passati, senza dimenticare i classici (come dice lo stesso cantautore agli spettatori quando è in concerto: “Niente vi sarà risparmiato”).

Con Branduardi ecco Fabio Valdemarin, pianista di formazione classica e polistrumentista con tendenza alle divagazioni pop e jazz già collaboratore di Vanoni, Mannoia, Lavezzi e ancora firma di musiche da scena per Arturo Brachetti e Vanni de Luca. Non solo il violino e le chitarre di Angelo, ma anche il pianoforte a coda, l’organo, le tastiere la tromba di Fabio.

L’estate 2022 di Angelo Branduardi è costellata di interessanti conferme come l’apprezzata versione in lingua ucraina de “Alla fiera dell’est”; la presenza, come unico brano, nella colonna sonora del film firmato dai fratelli Dardenne premiati all’ultimo festival di Cannes per “Tori e Lokita”, sempre de “Alla fiera dell’est”. È anche un successo editoriale l’autobiografia “Confessioni di un malandrino” pubblicata da La Nave di Teseo lo scorso 28 aprile.


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