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"Laos all'ombra delle dighe": la mostra del genovese Alessandro Zunino a palazzo Grillo

Dal 16 febbraio al 13 marzo 2022 palazzo Grillo ospita "Laos all'ombra delle dighe", mostra fotografica di Alessandro Zunino, fotografo e film maker genovese.

Zunino da oltre 10 anni viaggia nel sud-est asiatico e in particolare in Laos. Ha realizzato questo reportage – il primo di una serie dedicata all’Indocina e alle sue etnie – documentando la vita delle popolazioni laotiane “all’ombra” delle dighe sul Mekong, di quelle già costruite e delle decine progettate o in costruzione. Reportage che parla di donne, uomini e bambini sullo sfondo di una delle tante tragedie troppo spesso giustificate dalla necessità di omologarsi ai paesi più sviluppati trascurando di fatto le reali ricadute “in-sostenibili” sulla popolazione e il territorio. Il tema dell’acqua e del suo controllo, drammaticamente attuale, visti gli effetti dei cambiamenti climatici, l’insostenibilità di alcuni interventi assolti troppo spesso come “sostenibili”, le tradizioni e la cultura di una popolazione che vive sul fiume e rischia di scomparire, e, non ultima, la fotografia e la tecnica fotografica del reportage, sono gli argomenti chiave sia del libro (Il Canneto Editore) sia della mostra fotografica.

Il reportage non si concentra sulle cause (le dighe), ma sugli effetti (la popolazione). Sono pochi gli scatti dedicati alle centrali idroelettriche, relegandole di fatto “all’ombra” della gente.  

La mostra, organizzata dall'associazione Le MuseNovae e da Arte Sui tetti in collaborazione con Palazzo del Grillo e con l’Associazione Neos (Giornalisti di Viaggio Associati), ha ricevuto il patrocinio della Regione Liguria, del Comune di Genova e della Camera di Commercio di Genova ed il sostegno di Cambiaso Risso Group.

Un percorso di circa 50 immagini, più un video, disposte nelle 6 sale del primo piano di Palazzo Grillo, fra i più pregevoli edifici storici del centro storico di Genova: una discesa del Mekong dal nord est della Tailandia fino a Pak Beng, dove è stata approvata la costruzione di una diga, scendendo poi a Luangprabang sugli affluenti Nam Ou e Nam Khan, dove una serie di centrali idroelettriche stanno sconvolgendo la vita di migliaia di persone che vengono “ricollocate” in asettici villaggi prefabbricati. Più a sud ovest c’è poi Xayaboury, dove è stata inaugurata nel 2019 una delle più grandi centrali del Sud-Est Asiatico. Infine la vecchia diga sul Nam N’goum, a nord est della capitale Vientiane, inaugurata nel 1971, ora luogo turistico.

Durante la mostra, nel mese di marzo, vengono organizzati incontri a cura di Neos, giornalisti, fotografi e operatori culturali di viaggio e turismo associati, di cui Alessandro Zunino è membro, sul tema del “viaggio sostenibile” e a cui parteciperanno alcune delle firme più autorevoli dell’Associazione.

Da mercoledì a domenica, dalle 16 alle 20. Ingresso gratuito. Per accedere alla mostra è richiesto Green Pass e mascherina

Per informazioni:  artesuitetti@gmail.com  +39 346 6274351.


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