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"Miracoli metropolitani" della Carrozzeria Orfeo al teatro Modena

Dal 16 al 28 novembre arriva al teatro Modena di Sampierdarena "Miracoli metropolitani" di Carrozzeria Orfeo.

Scrive sul sito del Teatro Nazionale di Genova il drammaturgo e regista Gabriele Di Luca: «Miracoli metropolitani è stato scritto prima dell’emergenza sanitaria del Covid-19, già immaginando una società chiusa in casa: all’esterno i trasporti sono fermi, la disoccupazione al 62%, le attività commerciali falliscono e la Messa si celebra in streaming. È nato da tre suggestioni: indagare il tema del cibo come problema reale per gran parte del mondo e bene di lusso per un minuscolo Occidente; dalla lettura de La sincronicità di Jung, che teorizza l’esistenza degli eventi a-causali, ovvero di quegli eventi che si sottraggono alla regola del rapporto causa/effetto e che spesso noi chiamiamo – e viviamo come – miracoli. E da un fatto di cronaca inquietante e bizzarro: nel 2017 nelle fogne di Londra è stato trovato un enorme fatberg (letteralmente un iceberg di grasso). Il “Mostro”, fatto di schifezze che i londinesi hanno gettato nello scarico del wc, pesava 130 tonnellate. L’esplosione delle fogne, allora, è il simbolo di un pianeta che si rivolta all’uomo per riaffermare se stesso e ribellarsi a decenni di incurie, prevaricazioni e abusi ambientali».

Diretto dallo stesso Di Luca con Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi, e affidato a un manipolo di potentissimi interpreti, il nuovo lavoro di Carrozzeria Orfeo conferma e rilancia le linee poetiche del gruppo: uno sguardo acuto e aguzzo nei meandri dell’animo umano.

«I personaggi – conclude Di Luca – sono un’oasi di diversità apparente: partendo da un’esasperazione di sentimenti di fallimento, solitudine e fragilità, trattati in modo bizzarro e al confine con il grottesco, svelano alla fine il nucleo più reale e umano: madri frustrate, figli disadattati, amori infranti, solitudini disperate cercano le proprie verità nel tentativo di soddisfare i propri desideri più profondi».


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