Eventi

"Macbettu" al Modena: quando il Macbeth si sposta in Sardegna

Una Sardegna feroce e arcaica presta suoni, usi e costumi agli eroi shakespeariani: tutto questo in scena dal 29 al 31 marzo 2019 al teatro Modena, con "Macbettu".

Il "Macbeth" di Shakespeare recitato in sardo e, come nella tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini, ma vestiti in completi di velluto tradizionale. È il potente Macbettu, progetto di Alessandro Serra, regista e fondatore della compagnia Teatropersona, che ha affrontato la tragedia scozzese per Sardegna Teatro.

«L’idea nasce – racconta il regista – durante un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia: i suoni cupi di campanacci e antichi strumenti, le pelli animali, le corna, il sughero si sono sposati subito con la storia di Macbeth. Quei gesti della ritualità contadina sarda, le voci, la confidenza con Dioniso e l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti, le maschere e il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo, ma soprattutto il buio inverno, erano tutte sorprendenti analogie tra il capolavoro shakespeariano e la Sardegna».

Per questa sua specificità il "Macbettu" di Sardegna Teatro ha connotato, con successo, la passata stagione teatrale: vincitore del Premio Ubu 2017 come Spettacolo dell’anno, candidato per Miglior Regia e Miglior Attore (straordinaria la prova di Leonardo Capuano, come di tutto il cast), il Macbeth sardo ha vinto anche il Premio della Critica Teatrale. La riscrittura operata da Serra, trasferita poi in limba sarda da Giovanni Carroni, guarda a un’interpretazione sonora: gli attori sulla scena decantano una lingua che è pura sonorità, si allontanano dai significati per poi magnificarne il senso. Ma la scelta del sardo non limita la fruizione, trasforma anzi l’originale in canto arcaico e potente, che risuona in uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori, dove si mescolano pietre, terra, ferro, pane carasau, coltelli e residui di antiche civiltà nuragiche…


Si parla di