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"Lucido": al Modena la surreale e tragicomica avventura di una famiglia

Photo credits: Stefano Roggero

Alla Sala Mercato del Teatro Modena arriva, dal 7 al 12 gennaio 2020, "Lucido": un testo divertente, surreale e stravagante, proprio come la famiglia al centro di questa commedia di Rafael Spregelburd, geniale autore e regista argentino.

C’è un legame speciale tra Genova e Rafael Spregelburd: il regista e drammaturgo argentino risuona bene nello spirito del pubblico ligure. E Lucido, testo pluripremiato, si preannuncia già come occasione per la conferma di quel legame.

La trama potrebbe sembrare quella di una grottesca telenovela. È la storia di Lucrezia che, dopo quindici anni di assenza – lontana da casa e da sua madre Teté – torna a reclamare il rene che da bambina ha donato al fratello minore Luca (in una letterina dice di averlo prestato). Pare che il marito di Lucrezia si trovi ricoverato in ospedale in dialisi e ne abbia urgente bisogno. Restituendo quel rene, Luca salverebbe la vita al cognato, perdendo naturalmente la sua. La trattativa sarà da incubo, la lucidità del titolo ovviamente rara e continui colpi di scena modificheranno la trama e le motivazioni dei personaggi…

«Quando ho iniziato a leggere i testi di Spregelburd – ha scritto il regista e attore Jurij Ferrini – mi sono sorpreso a ridere fino alle lacrime. La comicità non è mai banale, è caustica, spietata, scorretta verso gli abitanti di quella parte del globo che risponde al nome di “occidente”. Sbugiarda i falsi valori e l’ipocrisia su cui si impernia il nostro patto sociale. Spregelburd è un autore capace di far ridere a differenti livelli, di nascondere il senso per tutto lo spettacolo per mostrarlo solo al momento opportuno. Per apprezzare nella sua interezza un’opera di Spregelburd occorre ridere; ridere molto, lasciarsi andare; e a noi interpreti è consegnato questo arduo compito… La risata, anche amara o atroce, è l’unico accesso al suo mondo, alla sua realtà scenica». Sul palco con Ferrini, anche Rebecca Rossetti, Agnese Mercati e Federico Palumeri a condividere l’aspra, caustica, feroce ironia del geniale autore argentino.

Durata dello spettacolo: 2 ore atto unico.


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