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Esperanto trio e Manina Syoufi, tributo a Billie Holiday all'Instabile

Foto di Giovanna Cavallo

Un’iniziativa, del Louisiana Club di Genova, un concerto “fuori le mura”, un gemellaggio di arte e cultura, con il Teatro Instabile, il 27 ottobre, per rilanciare l’attività musicale del Club, in occasione del festeggiamento del suo cinquantaquattresimo compleanno. La prima della stagione e, altre due serate, di doppio concerto, in calendario nel 2019. L’arte, come la musica non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere agli altri, il suo vero significato. La musica è fatta di note corrette, ma anche di passione, dedizione, intenzione travolgente, ha il potere di salvarci dall'irrigidimento, dalle convenzioni a cui tutti andiamo incontro e farci ritornare a quello stupore incantato nei confronti delle cose.

Dalle 21, in scena ESPERANTO TRIO. Come la lingua omonima così il nome rivela la volontà di mischiare influenze provenienti da diverse parti del mondo e di volerle unire nel linguaggio improvvisativo jazzistico.
Un progetto nato dalla collaborazione di Falomi, eclettico chitarrista, con Riccardo Barbera, apprezzato contrabbassista: entrambi compositori di grande sensibilità e da sempre interessati alla ricerca sonora e alle contaminazioni musicali, maturate grazie a collaborazioni di spicco tra i quali Beppe Gambetta, Al Di Meola, Rita Marcotulli e Mario Arcari. A completare l’ensemble la batteria e la musica di Rodolfo Cervetto, un maestro importante per aver collaborato con alcuni dei migliori musicisti che hanno scritto la storia del jazz, tra i quali Benny Golson, Ralph Sutton, Paul Jeffrey e Buster Williams.

La seconda parte, dalle 22.15, vede Manina Syoufi, cantante blues e jazzista dalla personalità poliedrica, ripercorrere la storia e la poetica di una voce straordinaria, con il suo omaggio a “Lady Day”. Billie Holiday sa far da eco alle nostre emozioni, ci appare onirica e sensazionale, con le sue interpretazioni del tutto uniche e riconoscibili così come i suoi assoli.

Il quartetto di musicisti che l’accompagneranno sono apprezzati nomi del panorama jazzistico.
Gianni Satta, tromba e filicorno, vanta esperienze in diversi generi musicali come il Funk, il Soul, il Blues, che gli hanno permesso di creare uno stile facilmente identificabile.
Fabrizio Trullu, piano, di formazione classica. Votato dal critico musicale Franco Fayenz come miglior talento emergente italiano nella classifica “Top Jazz”, nel ’91. Ha suonato con maestri del calibro di Fresu e Grossman.
Marco Battelli, contrabbasso. Ha iniziato ad avvicinarsi al jazz alla scuola del Lousiana Club, di cui è presidente dal 2008, ha suonato con diverse formazioni che spaziano tra vari stili jazzistici e altre che vanno dalla New Orleans all’Hard Bop.
Tassilo Von Burckard, batterista Rhythm & Blues, con una carriera straordinaria che lo ha visto, a partire dagli anni ’60, al fianco di musicisti internazionali e artisti italiani come Bobby Solo, Nino Ferrer e tanti altri.

Dove le parole non arrivano... la musica parla. Una serata nella quale avere la musica in testa, ma sentirla cantare con il corpo, sono le sensazioni più forti che ci arrivano.


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