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"I giusti" al Teatro della Tosse: il fine giustifica i mezzi?

I Giusti di Albert Camus - in scena al Teatro della Tosse dal 22 febbraio al 4 marzo 2017 - racconta gli attentati terroristici dei rivoluzionari socialisti russi che provocarono, tra il 1901 e il 1906, oltre duecento morti

Protagonista è una "cellula terroristica", un gruppo di giovani rivoluzionari composto da quattro uomini e una donna che si trova ad affrontate un caso di coscienza tra i più angosciosi: è possibile dare una giustificazione morale alla  violenza e al terrorismo rivoluzionario? Il fine giustifica i mezzi? 

Dopo il successo di Caligola, il regista Emanuele Conte torna a confrontarsi con il grande filosofo. 

Una scelta questa che offre lo spunto di riflettere sulla nostra Storia e sul nostro presente. Il personaggio di Stepan prefigura quella forma di ribellismo nichilista che ha influenzato profondamente le ideologie - sia di destra che di sinistra. Di fronte a lui c’è Kaliayev, animato da una profonda tensione utopica, ma incapace di sacrificare degli innocenti in nome di un ideale. 

Emanuele Conte sceglie di far muovere i protagonisti in uno spazio angusto e astratto, dove i personaggi sono costretti a confrontarsi senza alcuna via di fuga, in uno scontro di idee, in un confronto serrato. I giovani terroristi, pur dando voce alle contrastanti istanze etiche che tormentano l'autore, appaiono profondamente umani, spinti dalle passioni e dai desideri dei giovani di ogni epoca. Al centro c'è l'uomo, con tutte le sue contraddizioni.

Un dramma di concretezza e potenza evocativa, una situazione universale, il racconto del passato  per riflettere sul presente, su ciò che accade dentro e fuori di noi quando si sceglie la violenza per sovvertire l’ordine delle cose.


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