Eventi

"E improvvisamente": Giua in concerto all'Archivolto

Dopo essersi fatta apprezzare nello spettacolo Quello che non ho con Neri Marcorè, giovedì 17 marzo alle ore 21 Giua torna sul palco del Teatro dell’Archivolto per presentare in concerto il suo nuovo album, E improvvisamente.

Pubblicato da Egea, il disco è un concentrato di canzoni che indagano quel tempo aperto, alle volte sospeso, altre volte indefinito che è proprio dell’attesa, della scoperta, del viaggio, dell’amore. Le dodici tracce, arrangiate con Stefano Cabrera degli Gnu Quartet, superano le sonorità tipicamente latine di Giua per volgere a quelle più acustiche e folk della canzone nord-americana, passando attraverso il jazz e la contaminazione di vari linguaggi. Un disco che accompagna e sorprende, e che riesce a portare lontano. A dare nuove parole ai pensieri della cantautrice ligure, la penna del poeta Pier Mario Giovannone, co-autore di alcune canzoni e autore delle due poesie musicate dalla cantautrice, “Di questa luna che” e “Scivola sud”.

In tour insieme a Giua per presentare il disco ritroviamo i musicisti che con lei l’hanno inciso: Rodolfo Cervetto alla batteria, Pietro Martinelli al contrabbasso, Stefano Cabrera al violoncello e Tina Omerzo al pianoforte. Sul palco del Teatro dell’Archivolto ci saranno inoltre diversi ospiti che hanno dato un contributo ad alcuni pezzi di “E improvvisamente”: Flavia Barbacetto si unirà con i suoi cori ironici per “Disamore infinito”, una riflessione divertita sulla fine dell’amore ai tempi dei social network; la voce profonda di Zibba sarà ospite della title track “E improvvisamente”, il Coro popolare della Maddalena irromperà con la sua forza e la sua gioia in “Tutti vanno via dall’Italia”; la voce antica di Esmeralda Sciascia si unirà a quella di Giua per “Da lontano”. Gianfranco Pierantoni giocherà con il cuatro venezuelano e Filippo Gambetta con l’organetto. Alle chitarre daranno manforte Vieri Sturlini e Pietro Guarracino, già compagni di avventura di Giua nello spettacolo dell’Archivolto Quello che non ho.


Si parla di