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Giorno della Memoria: tante celebrazioni per non dimenticare

L’oscura e terrificante barriera di filo spinato su cui incombe la torre del lager nazista è il simbolo che accompagna e unisce tutti gli eventi organizzati in provincia di Genova dalle istituzioni con la Comunità ebraica, l’Aned e numerose associazioni per il Giorno della Memoria - 27 gennaio, anniversario dell’abbattimento nel 1945 dei cancelli di Auschwitz - perché dalla consapevolezza e dalla condanna degli orrori e degli stermini, delle deportazioni, della barbarie dell'antisemitismo e di ogni razzismo possano nascere la speranza e la volontà di un futuro senza più crimini contro l'umanità.

IL PROGRAMMA

Il programma delle iniziative che proseguirà anche a febbraio e marzo con mostre, rappresentazioni teatrali, rassegne di film e incontri, culminerà nella cerimonia ufficiale per il Giorno della Memoria il 27 gennaio alle 10 a Palazzo Ducale con tutte le istituzioni e l’orazione di Rav Benedetto Carucci Viterbi, direttore delle Scuole Secondarie Ebraiche di Roma. Per la Provincia parteciperà il commissario Piero Fossati (che il 21 gennaio aprirà la cerimonie per il Giorno della Memoria a Calvari, ricordando la deportazione e lo sterminio ad Auschwitz della bimba Nella Attias con altre 28 persone di famiglie ebraiche).

LA GIORNATA

La giornata a Palazzo Ducale sarà preceduta il 26 dalla seduta solenne del Consiglio Regionale aperto con l’intervento ufficiale di Ugo Foà, testimone delle leggi razziali.

Il 27 gennaio 1945 fu liberato da Auschwitz anche Samuel “Sami” Modiano, tra i 1.700 ebrei italiani di Rodi deportati nel più lungo dei tragici viaggi della Shoah, dalle isole dell’Egeo al lager di sterminio nazista. E’stato lui stesso, insieme ad altri due sopravvissuti, Alberto “Albertico” Israel e Stella Levi a testimoniare quella storia tragica e rimasta troppo in ombra, nel film documentario “Il viaggio più lungo” diretto da Ruggero Gabbai, regista di grande impegno sociale e civile, con sceneggiatura degli storici Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto che, a cura della Provincia con il Centro Culturale Primo Levi, il Circuito Cinema Genova e il Centro culturale Carignano sarà proiettato mercoledì 22 gennaio alle 18 alla Sala Sivori di salita Santa Caterina, alla presenza del regista.

La proiezione sarà preceduta, negli spazi multimediali della Sivori alle 17.30, dall’inaugurazione della mostra ‘Il treno della memoria’, reportage da Auschwitz realizzato da fotografi e studenti con l’associazione culturale 36^ Fotogramma. L’iniziativa è curata dal Centro Culturale Primo Levi e sostenuta dal Goethe-Institut Genua.

Le atrocità e le barbarie dei razzismi, le guerre e le violenze etniche non finiscono quando le mine smettono di squarciare le carni, quando il sangue non scorre più e tacciono i mitra e le urla, perché tutto l’orrore che ha riempito gli occhi, i cuori e i ricordi di chi l’ha visto scatenarsi, innesca altre bombe e altri veleni: quelli della vendetta, del rancore, della rabbia cieca che alimentano nuove violenze. Lo ricorda il monologo teatrale “L’eredità di famiglia” scritto e interpretato da Ambra Giordano e dedicato alla storia vera di Jasmin, un bambino che ha perduto l’infanzia e i sogni quando l’assedio di Sarajevo, nel 1992, ha spinto la guerra anche alla sua porta. Lo spettacolo, a cura della Provincia e dell’Archivio di Stato di Genova, sarà rappresentato il 30 gennaio alle 18 nella sala conferenze G.B. Gianni Dagnino dell’Archivio di Stato in via Mura di Santa Chiara 28 r, con anteprima nel pomeriggio del 27 gennaio (alle 16) alla SOMS della Castagna a Quarto, in via Simone Schiaffino 14 r.


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