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“Dare vita al cibo”: conferenza-laboratorio del Bergese sulla conservazione degli alimenti

Mercoledì 17 gennaio l'Istituto Alberghiero Nino Bergese ospita a Villa Sauli - Podestà di Genova - Prà una lezione-degustazione aperta al pubblico su come si conservano i cibi, preservandone la qualità ed evitando sprechi.

A condurre l’incontro è Piero Frattari, autore con Licio Frattari del libro “Ne parlerò con mio fratello” (Erga edizioni), un’analisi della vita contadina dagli anni Cinquanta in poi tra Marche, Liguria e Toscana attraverso uno scambio di corrispondenza a distanza.

Tra teoria e pratica, storia e aneddoti si percorre un itinerario attraverso i metodi e le tecniche di conservazione tradizionali degli alimenti nel Mediterraneo e in Liguria dai tempi antichi fino ai moderni processi conservativi industriali, sollevando riflessioni sulle produzioni a km 0, sulla globalizzazione dei mercati, su conservanti e additivi alimentari.
Sotto la regia di Maurizio Sentieri, docente di scienza e cultura dell’alimentazione, si approfondirà come le antiche tradizioni e i trucchi della nonna per preservare a lungo cibi e bevande possono arricchire i gusti e l’offerta alimentare odierna, stimolando il pubblico ad una ricerca nella memoria famigliare per recuperare i metodi conservativi in uso nei vari paesi d’origine.
Testimone della tradizione ligure, interverrà Andrea Pedemonte Cabella titolare dell’omonima azienda che dal 1911 produce il Salame di Sant’Olcese, insaccato ancora oggi seguendo l’antica ricetta.

«La chiusura dell’incontro è affidata ai ragazzi – aggiunge il preside del Bergese Angelo Capizzi – che offriranno ai presenti un assaggio di prodotti a tema, guidati dallo chef di sala nella presentazione. Si stabilisce in questo modo un circuito virtuoso di teoria e pratica che coinvolge studenti, insegnanti, addetti ai lavori e quanti sono interessati ad approfondire i principi cardine della cultura enogastronomica del territorio».

Ingresso libero.


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