Genova insolita e segreta, un autoritratto nascosto di Luca Cambiaso
Luca Cambiaso lo si individua nella porzione destra dell'affresco, tra architetti e scalpellini
Grazie alla collaborazione con edizioni Jonglez, tornano gli approfondimenti dedicati agli angoli meno conosciuti della città, ma ricchi di fascino.
In abito nero e collare bianco, con lo sguardo rivolto all’osservatore, a differenza di tutti gli altri personaggi: con questa sicurezza si presenta al mondo Luca Cambiaso (1527-1585) dalla volta del salone al secondo piano nobile di Palazzo Lercari Parodi (lo si individua nella porzione destra dell'affresco, tra architetti e scalpellini).
L'impresa decorativa del salone venne affidata al più celebre pittore genovese del Cinquecento da Franco Lercari, un uomo di gran gusto, a giudicare dagli artisti di cui si circondò. Come di consueto, Cambiaso risolse il compito magistralmente. La costruzione del fondaco dei genovesi a Trebisonda, ovvero le strutture necessarie per commerciare nella colonia sul Mar Nero, oltre a evocare un lontano sogno orientale, sono un preciso riferimento al cantiere di Palazzo Lercari su Strada Nuova, in un parallelo tra vecchie e nuove glorie della Repubblica e della famiglia stessa.
È inoltre una straordinaria 'istantanea' di un cantiere del Cinquecento, con le impalcature e gli architetti, gli scalpellini e gli scultori all’opera, proprio mentre arrivano in visita al cantiere l'imperatore e Legollo Mercari.
Fonte: guida 'Genova insolita e segreta' di William Dello Russo, edita da Jonglez, disponibile in tutte le librerie e online, www.edizionijonglez.com.