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"Il berretto a sonagli" con Sebastiano Lo Monaco, Pirandello al Teatro della Corte

Lo scrivano Ciampa è uno dei personaggi più tipici del teatro pirandelliano: colui che si difende dai propri problemi esistenziali indossando agli occhi degli altri una maschera. Così accade, appunto, in questo testo “siciliano” che parla di corna e del faticoso desiderio di tranquillità sociale.

Quando viene riferito alla signora Beatrice Fiorica che il marito la tradisce con la giovane moglie dello scrivano Ciampa, ella si accende di furiosa gelosia e decide di sorprendere i due amanti. Con un pretesto, manda Ciampa a Palermo: lo scrivano le raccomanda la moglie e le affida addirittura le chiavi di casa, che Beatrice consegna alla polizia affinché sorprenda i fedifraghi. Anche se l’adulterio non viene constatato, lo scandalo scoppia comunque, e Ciampa diventa lo zimbello di tutti. Da tempo sapeva che la moglie gli era infedele. Ma ora, per il bene suo e degli altri, a Ciampa non restano che due alternative: o uccidere i due infedeli e lavare così l’onta al suo onore di marito; oppure convincere tutti, e innanzitutto l’interessata, che l’atto di gelosia della signora Beatrice è stato solo la manifestazione di un profondo squilibrio mentale.

Scritto da Luigi Pirandello (1867-1936) prendendo spunto da alcune sue novelle, Il berretto a sonagli compie 100 anni, a contare dalla prima versione in siciliano di Angelo Musco. Quella Sicilia oggi non c’è più e anche il delitto d’onore è stato cancellato dalla modernità; ma i protagonisti della commedia (tutti usciti dalla scena della vita reale) esistono ancora, perché filtrati dallo sguardo disilluso sull’umanità dell’autore. Pirandello ha definito il suo Berretto a sonagli: «Una commedia nata e non scritta».

«Su questo pensiero dello scrittore siciliano – dice Sebastiano Lo Monaco – ho costruito la mia regia. Tutti gli attori in questo spettacolo hanno cercato di essere personaggi vivi e veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma. Il personaggio di Ciampa, apparentemente grottesco, è in realtà straziante, ma soprattutto è il più moderno degli eroi pirandelliani. Il Berretto è la storia di un uomo giovane, poco più di quarant’anni, che tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con un altro uomo, pur di non perderla. Un tema drammatico e attuale che si voglia o no. E anche l’età fa dello scrivano Ciampa, un personaggio di grande forza drammatica, un uomo eroico e pieno di umanità, di una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola del proprio tempo».


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