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Teatri, cinema, incontri e rassegne: cosa cambia con il decreto sul coronavirus?

Il nuovo decreto per prevenire il contagio da coronavirus, firmato dal premier Giuseppe Conte mercoledì 4 marzo 2020, prevede una serie di limitazioni molto importanti anche agli eventi, agli spettacoli teatrali, cinematografici, e alle manifestazioni che richiedano la presenza di pubblico.

Se le scuole rimangono chiuse fino al 15 marzo, le altre disposizioni - dove non specificamente segnalato nel decreto - hanno efficacia fino al 3 aprile 2020, come scritto nell'articolo 4: dunque gli italiani devono imparare a cambiare le loro abitudini per un mese, e questo riguarda anche i luoghi della cultura.

Leggi il testo integrale del decreto del 4 marzo 2020

Sono infatti sospese fino al 3 aprile le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura - ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali - svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro

In queste ore il mondo della cultura genovese si sta organizzando: molti teatri hanno deciso di annullare le manifestazioni previste all'interno dei propri spazi fino al 3 aprile, come il Carlo Felice, il Teatro della Tosse, il Teatro dell'Ortica, il Govi di Bolzaneto, il Sipario Strappato di Arenzano. Altri, come il Teatro Nazionale e il Politeama, annullano i prossimi spettacoli ma non hanno ancora dato indicazioni circa una chiusura definitiva fino al 3 aprile. Per i rimborsi, è possibile rivolgersi ai singoli teatri.

Anche moltissimi incontri, concerti e rassegne sono annullati o rimandati: in tanti stanno ridefinendo il calendario, come Palazzo Ducale che sta cercando di spostare tutti gli incontri da qui al 3 aprile.

Una decisione dolorosa, quella di chi ha optato per la chiusura, ma dettata dall'impossibilità di accollarsi la responsabilità di garantire la giusta distanza di sicurezza. In più, il clima di "psicosi collettiva" non aiuterebbe in ogni caso a favorire l'afflusso di pubblico.

Se le strutture riescono a garantire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro tra uno spettatore e l'altro, nulla vieta - sotto loro responsabilità - di tenere ugualmente gli spettacoli: è il caso delle sale del Circuito Cinema Genova (Ariston, City, Corallo, Odeon e Sivori) che confermano l'apertura con regolare programmazione. Anche il cinema Albatros di Rivarolo terrà aperto, con soli 97 posti distribuiti in modo da garantire un metro di distanza, con poltrone e superfici igienizzati quotidianamente, e spray disinfettante nei bagni.


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