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Rosario di Rosa Basic Phonetics in concerto allo Spazio Lomellini

Rosario Di Rosa, pianista e compositore, presenta dal vivo allo Spazio Lomellini di Genova il suo nuovo album "Crossroad Blues": un nuovo dialogo tra razionale e irrazionale, un percorso che parte dal caos per arrivare alla melodia, oltre tutti i confini di genere.

18 Maggio - ore 21:30 - Spazio Lomellini 17, Genova

Rosario Di Rosa: piano, arp odyssey, live electronics
Sarah Demagistri (aka Sarah Stride): voice, bass synth
Carlo Nicita: piccolo, flute, bass flute
Alberto N.A. Turra: electric guitar, baritone electric guitar
Davide Bussoleni: drums


Preceduto dall’Ep di musica elettronica “Un Cielo Pieno Di Nuvole” che ne costituiva il prequel o la fase preparatoria, CROSSROAD BLUES è un concept album di jazz elettroacustico (nell’accezione più contemporanea del termine) la cui composizione, sviluppata nel corso di diversi anni, prende spunto da una serie di riflessioni e domande sui processi psicologici e di sintesi che entrano in gioco nell’ideazione di una qualunque opera di ingegno dai contenuti significativi e che possa essere definita arte.

Esempi di personalità “disadattate” come Thelonious Monk, Syd Barrett, Vincent Van Gogh, Carlo Gesualdo, ecc., la cui “follia” connota di unicità e rigore logico-creativo le loro opere, sono la dimostrazione di come certe esperienze segnanti concorrano a definire la personalità e lo stile di chi si abbandona all’arte con estrema sincerità.

A partire da tali considerazioni, l’autore indaga e osserva in maniera introspettiva la sublimazione di esperienze personali in una musica che possa raccontarle creativamente evidenziando la relazione tra parte razionale (le strutture, la scrittura, gli sviluppi tematici) e parte creativa (l’improvvisazione, le idee tematiche, le parole) del cervello.

E’ un moto costante e in divenire, dall’interno verso l’esterno, da mondi notturni di suoni elettronici verso un crepuscolo ideale (l’ultima composizione, “Dusk”, di Andrew Hill) che si intravede in lontananza.
Il titolo del celeberrimo brano di Robert Johnson si caratterizza dunque di significati nuovi e allo stesso tempo più arcaici che mai. E’ un ideale crocevia della mente che ci si pone davanti e in cui il senso e il significato del blues, come antico canto di dolore, trova una definizione diversa, personale e, volendo, condivisibile.

Rosario Di Rosa

Pianista e compositore estremamente creativo, si distingue per una vocazione alla ricerca e alla contaminazione.
Si forma jazzisticamente sotto la guida di Salvatore Bonafede. Ha studiato pianoforte classico con Leonardo Leonardi e Manuela Dalla Fontana, musica elettronica e composizione con Riccardo Dapelo.
Ha partecipato a diverse clinics e master class, dirette da grandi musicisti italiani e internazionali; nel 2006 è selezionato per partecipare al “Concorso Internazionale di Piano Jazz Martial Solal” a Parigi. Ha pubblicato diversi dischi a suo nome, ottenendo ottimi riconoscimenti come il JAZZIT AWARD 2010, 2012, 2015 e il TOP TEN READING POLL di JAZZIT.
È stato segnalato più volte come “Miglior Nuovo Talento” e ”Miglior Musicista dell’Anno” e nel 2015 il Rosario Di Rosa Trio si posiziona al 2° posto tra le migliori formazioni dell’anno nel TOP JAZZ della rivista Musica Jazz.
Ha collaborato, tra gli altri, con Paul Jeffrey, Woody Shaw Jr, Vito Giordano, Pietro Tonolo, Alberto N.A. Turra, Sarah Stride, Davide Bussoleni, Sorelle Marinetti, Stefano D’Anna, Attilio Zanchi, Carlo Nicita, Giovanni Falzone, Jimmy Weinstein, Panagiotis Andreou, Tito Mangialajo, Ferdinando Faraò, Francesco Cafiso, Cristiano Calcagnile, Thomas Grimmon- prez, Jean-Philippe Morel, Deasonika.

Sarah Demagistri

Sarah Stride è una cantautrice italiana, attiva sulla scena indipendente con album, performance, live, video arte, happen- ing e piece teatrali, ricerca, pubblicazioni e laboratori nel campo dell’arte-terapia in ambito psichiatrico, pubblicità e col- laborazioni sia dal vivo sia in studio con artisti italiani e internazionali tra cui Ivano Fossati, Aldo Nove, Carlo Boccadoro, La Crus, Renato Garbo, Masbedo, Howie B, e altri ancora.
L’intensa attività live, proposta in varie declinazioni (da quintetto a duo) ha portato la formazione ad aprire importanti concerti di artisti italiani e internazionali tra cui Eugenio Finardi, Rokia Traoré, Erlend Oye (King of Convenience), Television, ecc. Nell’aprile 2017 in anteprima per Rockit esce “Schianto” il nuovo EP di 4 brani scritti insieme a Simona Angioni. Nel giugno 2017 è vincitrice del primo premio giuria del concorso nazionale Musica da Bere e nel 2018 è arrivata tra gli 8 finalisti del Premio Buscaglione, tra i 16 finalisti di Muscultura, e sta aprendo i concerti di importanti artisti nazionali ed internazionali (Morgan, Morcheeba, Joan As Police Woman, Jack Jaselli..).
Il 23 novembre 2018 è uscito il suo ultimo album “Prima che gli Assassini” nato in collaborazione alla produzione di Kole Laca (Il Teatro degli Orrori, 2Pigeons) e Manuele Fusaroli (The Zen Circus, Nada, Andrea Mirò).

Carlo Nicita

Nato in Svizzera il 27 maggio 1975, ma siciliano d’origine e formazione, si diploma in flauto al Conservatorio di Musica
“A. Corelli” di Messina nel 1996 sotto la guida della prof. Antonella Dalla Benetta. Nel 2004 consegue con il massimo dei voti il diploma di Jazz al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha curato il proprio perfezionamento classico frequentando diversi corsi internazionali tenuti dai Maestri Conrad Klemm, Giampaolo Pretto, Patrick Gallois, Matthias Ziegler, Antony Pay, Angelo Persichilli, Salvo Vella, Mario Ancillotti. Nel luglio 2001 frequenta i corsi estivi di Umbria Jazz ricevendo una borsa di studio dal Berklee College of Music di Boston. Nell’estate 2002 e 2003 frequenta i corsi estivi di Siena Jazz dove vince una borsa di studio per le “capacita tecnico - artistiche”. Perfeziona così gli studi jazzistici con diversi musicisti tra cui Salvatore Bonafede, Tino Tracanna, Joe Lovano, Matt Marvuglio, Paolo Fresu, Mauro Negri. Più volte è stato votato nel referendum di Musica Jazz nelle caregorie “Miglior nuovo talento italiano” e “Musicista dell’anno”. Ha registrato per la televisione Di Malta e per Radio Montecarlo e alcune sue composizioni sono state trasmesse a Rai Radio 3.

Alberto N. A. Turra

Chitarrista, arrangiatore, improvvisatore, compositore, Alberto N. A. Turra è un musicista completo e multiforme che
si muove sulla scena italiana da oltre dieci anni, fondendo l’urgenza creativa con l’arte improvvisativa, il jazz visionario, l’anima balcanica, la vitalità del rock, in un personalissimo e non convenzionale mondo sonoro. Da molti anni alterna l’attività di chitarrista tout-court a quella di compositore (per il cinema, per il teatro e per la danza contemporanea) in- sieme a quella di band leader (Kabikoff, Turbogolfer, International Troubadours). Costantemente attivo sul fronte del live/ tour con numerose band, artisti e collaborazioni tra cui spiccano i nomi Shanir Blumenkranz (jazz-core-avant), Roy Paci- Corleone (jazz-core), Pierpaolo Capovilla (alt-rock), Mamud Band (afro-funk), Giovanni Venosta (avant), Sonata Komman- doh (avant-jazz-rock), Diego Mancino (alt-pop), Sarah Stride (alt-pop) sul territorio italiano ed europeo.
Alcune sue composizioni per la danza contemporanea sono state suonate al Royal Opera House-Covent Garden (Londra).
Dal 2010 al 2014 è direttore artistico della stagione musicale del Teatro Binario 7 di Monza, Terra!-la musica al Binario7. Si diploma alla Civica Scuola di Jazz di Milano e da allora prosegue la ricerca sui linguaggi dell’improvvisazione attraverso svariati seminari e workshop tra cui Siena Jazz e Umbria Jazz. Studia con Franco Cerri, Fabio Jegher, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Stefano Zenni, Riccardo Zegna, Charlie Haden, Marco Biassoni, Billy Higgins, Tomaso Lama, Giancarlo Schiaffini.

Davide Bussoleni

Si forma con Stefano Bagnoli e Mike Quinn alla “Soncino Percussion Academy” frequentando successivamente corsi di jazz in varie scuole e conservatori italiani e stranieri tra cui la “Berklee School Music” nell’ambito di “Umbria Jazz”, l’”Accademia del Suono” di Milano, il Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova, il “Conservatorium van Amsterdam”. Con il gruppo musicale 3 Al Bot vince i contest “Jazz by the Pool” e “Chicco Bettinardi” ed è finalista al “European Jazz Contest” e al “Conad Jazz Contest Umbria Jazz”. Nel 2015 frequenta i seminari di “Siena Jazz” ricevendo una borsa di stu- dio per il “San Leo Music Fest” di Castellana Grotte. Attualmente studia al Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza.


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