Eventi

Colori in divenire: mostra personale di Maria Fausta Pansera

S’inaugura sabato 23 novembre 2019 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale di Maria Fausta Pansera “Colori in divenire” a cura di Andrea Rossetti. La mostra resterà aperta fino al 4 dicembre 2019 con orario dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00.

Un istinto indiscutibilmente informale, in cui - neanche a dirlo - il colore ricopre la sua posizione di caposaldo insindacabile. Detto questo Maria Fausta Pansera si mostra solo parzialmente allineata alle convenzioni metastoriche di un genere/corrente: a fare la differenza per lei è soprattutto un riscontro intimamente gestuale praticato costantemente e che, affondando le radici nella cultura cromatica caldeggiata dall'action painting, aspira ad esaltarne il potenziale.

A riguardo c'è da ricordare un'importante massima di Hans Hofmann, che diceva “in natura, la luce crea il colore. Nella pittura, il colore crea la luce”. L'artista tedesco ha prodotto il suo sottile monito: chi dipinge deve avere sempre davanti a sé la consapevolezza di spingersi oltre la visione, di “saper generare” da iniziatore apparati coerenti per natura, ma non necessariamente realistici. Effetto Hofmann, Pansera si lancia alla scoperta di un nuovo mondo, e si appella poi a noi, al comune “saper guardare” mentre ci presenta le sue opere come “immaginazioni concrete”, presenze effettive in una realtà aumentata. Accelerata dalla libera sequenzialità delle sue movenze inconfutabili, tra incisioni regolari, pennellature arricciolate sofficemente ritmate, sgocciolature dalla velata casualità e campiture aperte ad ogni eventualità. Visioni stratificanti, effetti di passaggio mirati a costituirsi come paesaggi iper-bucolici che piano dopo piano trascrivono le complesse impressioni di una fugacità imperante.

Ambizione cresciuta e raggiunta col tempo, il colore decreta la vittoria di un'artista che districandolo oltre la sua misurata posizione di linguaggio artistico-espressivo ne ha fatto la propria “forma identitaria”, conseguenza di un pensiero aperto agli stimoli e non esclusivamente pittorico. Pansera lo ha nei fatti prepotentemente “concettualizzato” da par suo, senza ricorrere alla razionalità cromatica del Suprematismo, del Neoplasticismo o del Colour field, ma - come si è fin qui dimostrato - affidandosi ciecamente all'assoluta irrazionalità dell'espressionismo astratto. Arrivando infine alla formulazione di un colore che è “valore assoluto”.


Si parla di