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In genere non discrimino: "Il matrimonio di mio figlio" a Cogoleto

Arriva il 4 maggio l'evento che apre la seconda edizione della rassegna "In Genere non discrimino" promossa da A.C.C.O. - Associazione Culturale Cogoleto Otto e patrocinata dal Comune di Cogoleto con la fattiva collaborazione dell'Assessore alle pari opportunità di genere Marina Costa.

Il testo dello spettacolo teatrale "Il matrimonio di mio figlio" tratta il tema delle unioni civili: due uomini molto innamorati decidono di sposarsi e per annunciare questo evento invitano a cena le rispettive madri, in una sera in cui si consumeranno litigi, gaffe, tragedie familiari, tante risate e infine trionferà l’amore.

Lo spettacolo parla di due uomini di quarant’anni, che vivono da tanto tempo una relazione vera e duratura e che si trovano a doverla rivelare alle relative madri. Nei panni dei due protagonisti maschili lo stesso Gianluca Ghnò (anche regista) e Luca Bertolotti, mentre Giusy Barone e Stefania Cartasegna interpretano le mamme: la prima con tendenze schizofreniche e ninfomani, la seconda un’anziana psicologa dagli atteggiamenti particolarmente duri.

«È un testo molto comico e le risate non derivano dal fatto che i due sono omosessuali, ma dai problemi di relazione madri-figli, perché ci interessa raccontare l’omosessualità nella sua normalità. Ho cercato di adattare lo spettacolo allo spazio dell’Officina, che non è propriamente teatrale, lavorando sul testo, ma anche facendo un lavoro di stand up comedy - dice il regista e interprete -. Ci sarà infatti un lato di improvvisazione sia per noi attori sia per Fabio Dusio, il bravissimo pianista che ci accompagnerà dal vivo, commentando musicalmente ciò che accadrà in scena».

In scena Luca Bertolotti, Gianluca Ghnò, Giusy Barone, Stefania Cartasegna, Fabio Dusio e Assunta Floris.

In allegato, la locandina dell'evento.


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