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Chet’s sound (tribute to Chet Baker): Felice Reggio Quartet al Count Basie

I commuoventi standard del grande poeta maledetto, una delle ultime leggende del jazz.

Sul palco: Felice Reggio – Tromba / Fabio Vernizzi – Pianoforte / Enrico Ciampini – Contrabbasso/ Daviano Rotella - Batteria.

Non sbiadisce negli anni, il culto di Chet Baker. Il grande poeta trombettista, ha rappresentato una delle ultime leggende del jazz, forse addirittura l’ultima, in assoluto. La ragione di tutto ciò sta nella propensione dell’uomo di oggi a ”capire” Chet Baker, magari ad identificarsi un po’ nella sua carriera umana, oppure nella sua trasgressione, soprattutto nella sua fragilità e nella sua inquietudine. Naturalmente quale che sia il sentimento al di là della musica, fondamentale resta l’arte di questa sorta di “poeta maledetto” del jazz tuttora capace di commuoverci. Una poesia quella di Chet Baker, che ha lasciato un’impronta anche in colleghi delle successive generazioni.

In Italia il trombettista “Bakeriano” per eccellenza è senza dubbio Felice Reggio, che fin dal suo apparire in scena, nel 1986, ha praticamente dedicato la carriera a Chet, studiandone la musica e collegandosi ai suoi modi, al suo stile.

Perché il titolo "Chet's Sound" per questo concerto?

L’obbiettivo del quartetto non è tanto la commemorazione di un grande artista, quanto piuttosto quello di far proprio lo spirito che animava la concezione estetica del grande trombettista scomparso il 13 maggio del 1988. Quindi un repertorio che si rifà per la maggior parte a quello di Chet Baker. Il Quartetto presenta, con forte carica emotiva, gli standard resi famosi da Chet Baker, da "Just Friends" a "My Funny Valentine" e composizioni originali di Reggio.


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