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Čajkovskij e Brahms a confronto con la Giovine Orchestra Genovese: appuntamento in streaming

Giovedì 7 maggio alle 13.30 e alle 19.30 si terranno due incontri in streaming sull'argomento "Čajkovskij e Brahms a confronto" sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Giovine Orchestra Genovese.

In occasione degli anniversari di nascita di due grandi Maestri del secondo Ottocento, Pëtr Il'ič Čajkovskij e Johannes Brahms, il Direttore Artistico della GOG illustra due rispettivi capolavori: il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 35 e la Sinfonia n. 1 in do minore op. 68

Il Concerto per violino e orchestra op. 35 nacque alla fine di uno dei periodi più fecondi della creatività di Čajkovskij, quello che aveva visto il compositore non ancora quarantenne concludere, nell'arco di un triennio, il Concerto per pianoforte in si bemolle minore, il balletto Il lago dei cigni, la Quarta Sinfonia e l'opera Evgenij Onegin. La prima stesura avvenne a Clarens sul lago di Ginevra nel marzo 1878, a stretto contatto con il giovane violinista Josif I. Kotek, amico e allievo di Čajkovskij, che oltre a fornire qualche consiglio di ordine tecnico (a parte un paio di trascrizioni e un brano d'occasione, l'esperienza di Čajkovskij col violino era limitata alla composizione del Valse-Scherzo op. 34) ne fu il primo interprete in una esecuzione privata col compositore al pianoforte. Non soddisfatto del movimento centrale Čajkovskij decise di sostituirlo con un nuovo pezzo: la Canzonetta fu composta tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, insieme con gli ultimi ritocchi alla strumentazione.

Capolavoro ostico, difficile, non del tutto amabile per ammissione dell'autore, la Sinfonia n. 1 di Brahms si riallaccia direttamente a Beethoven, come notarono senza esitazioni il critico Eduard Hanslick (già nel 1876) e il celebre direttore Hans von Bülow, salutandola come la «Decima», ideale continuazione del catalogo beethoveniano.


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