Eventi

All'Ariston il film "L’amatore": la storia del grande architetto Piero Portaluppi

Lunedì 19 novembre, alle ore 18, al Cinema Ariston di salita San Matteo verrà proiettato il documentario “L’Amatore”, presentato da Fondazione Piero Portaluppi e diretto da Maria Mauti. L’incontro è curato da Benedetto Besio.

"L’Amatore" è la storia di Piero Portaluppi, un grande architetto e un affascinante seduttore, ma anche un uomo dalle insolite ossessioni, che un giorno del 1929 compra una cinepresa e da allora non smette più di filmare e montare la realtà che lo circonda.

Osserva la regista del film, Maria Mauti: «Nella lingua italiana, la parola “amatore” porta con sé più di un significato: il nostro “amatore” declina tanti aspetti di Portaluppi: il collezionista ossessivo, il seduttore, il cineamatore. Già dal titolo si dichiara quindi che di lui non avremmo reso un ritratto unico ma ne avremmo restituito diversi aspetti, con un taglio narrativo e aperto».

Piero Portaluppi (1888- 1967): professore di composizione architettonica dal 1936 e preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, per 21 anni, fra il 1939 e il 1963.

Da giovane, i suoi lavori più importanti sono le numerose centrali elettriche che progetta e costruisce lungo l’arco alpino; il grosso della sua produzione è però legato a Milano, la città dove opererà tutta la vita, realizzando oltre cento interventi.
Realizza, fra gli altri, il palazzo con arco in corso Venezia, il Planetario Hoepli, il Palazzo della Banca Commerciale Italiana in largo Mattioli, il Palazzo INA in piazza Diaz e il Palazzo Crespi in corso Matteotti, oltre a Villa Necchi Campiglio, Casa Corbellini-Wassermann e al restauro di Casa degli Atellani; restaura anche la Pinacoteca di Brera, la basilica di Santa Maria delle Grazie e, nel secondo dopoguerra, interviene su altri edifici storici di rilievo, come il convento di San Vittore, che diventa il Museo della Scienza e della Tecnica, e l’Ospedale Maggiore, che diventa l’Università Statale.

Ma Portaluppi non era soltanto un architetto. Lui stesso si definiva un uomo da 25 carriere, e parlava di sé come caricaturista, illustratore, filatelico, statistico, viaggiatore, gnomonico ed enigmista. E naturalmente cineamatore.

L’evento è a ingresso libero.


Si parla di