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Arenzano ricorda Giorgio Caproni con la figlia del poeta

il 7 marzo ad Arenzano, presso la sala Peppino Impastato di Villa Mina, si ricorderà il celebre poeta genovese Giorgio Caproni, alla presenza della figlia Silvana, con le sue poesie e le immagini con cui Patrizia Traverso ha illustrato la "Litania" del poeta.

Genova, così ariosa e leggera nei colori e nei timbri, è lo sfondo costante della sua poesia, la città di cui, come fa l’innamorato con l’amata, non si stanca di celebrare ad una ad una le innumerevoli bellezze (Litania) perché “per un uomo la città che conta non è quella della fede di nascita. È la città dov’ha trascorso l’infanzia, dov’è cresciuto, dov’è andato a scuola, dov’è andato a donne, dove si è innamorato e magari sposato: in breve è la città dove s’è formato. È la città che lo ha formato”.

Il poeta affermava: “Il punto di stazione da cui guardo Genova non è quello, scelto ad arte dal turista. È il punto di stazione che si trova dentro di me. Perché Genova l’ho tutta dentro. Anzi, Genova sono io. Sono io che sono “fatto” di Genova. Per questo anche se nato a Livorno (altro porto: altra città mercantile), mi sento genovese”.

“Genova è una città che mi ha stregato. Nemmeno ora che vivo a Roma riesco a levarmela di dentro… Me la sogno di notte, la sospiro di giorno. Per dirla alla francese: “Je suis malade de Génes”:


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