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Alessandro Magnasco, gli anni della maturità di un pittore anticonformista

Palazzo Bianco inaugura giovedì 25 febbraio, alle ore 17, la mostra "Alessandro Magnasco - gli anni della maturità", centrata sulle opere più belle della produzione tarda di uno dei pittori italiani che per le sue scelte artistiche decisamente anticonformiste risulta tra i più interessanti e importanti del suo tempo anche perché ha precorso aspetti della pittura a lui successiva.

Oltre venti opere per l’esposizione, che ha inaugurato alla Galerie Canesso a Parigi il 24 novembre 2015, e che si sposta ora a Genova, ai Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco, dal 25 febbraio al 5 giugno 2016, arricchita di due importanti opere che a Parigi non erano state prestate, e di uno specifico allestimento curato dal maestro Pier Luigi Pizzi.

Le collezioni civiche genovesi concorrono all’esposizione con quattro loro opere, tra le quali Il pittor pitocco del Museo Giannettino Luxoro e, soprattutto, il celeberrimo Trattenimento in un giardino di Albaro, considerato il capolavoro assoluto dell’artista, che invece appartiene alle collezioni dei Musei di Strada Nuova. Con l’arrivo del dipinto del Palazzo Reale di Pisa e di quello del Musée du Louvre di Parigi (in deposito perpetuo al MAHJ, Musée d’art et d’histoire du Judaïsme) l’edizione genovese della mostra comprende 23 capolavori dell’artista: i due prestiti che si aggiungono risultano di particolare importanza dato che permettono di ricomporre due coppie di opere en pendant – Sant’Agostino e l’angelo e Sant’Antonio da Padova predica ai pesci; Offerta a Plutone e Funerale ebraico - che la storia del collezionismo ha diviso, dunque questa sarà l’unica occasione per rivederle insieme.


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