Eventi

Genova non dimentica: le celebrazioni del 25 Aprile

Genova non dimentica il 72esimo anniversario della Liberazione, e il Comitato Permanente della Resistenza della Provincia di Genova - insieme con Regione Liguria, Comune di Genova e Città Metropolitana - organizza una serie di iniziative per martedì 25 aprile.

Ecco il programma:

  • Ore 8,15 - Cimitero di Staglieno - Corteo e deposizione corone, campo israelitico, monumenti dedicati agli internati e deportati nei lager nazisti
  • A seguire: Sacrario Trento e Trieste - Deposizione corone
  • Ore 8,50 - Campo Caduti Partigiani - Deposizione corone, messa in suffragio
  • Ore 10 - Piazza della Vittoria (lato via Cadorna) - Fornazione corteo, esecuzione brani musicali a cura della Filarmonica Sestrese
  • Ore 10,15 - Partenza corteo
  • Ore 10,30 - Ponte Monumentale - Deposizione corone al Sacrario Caduti Partigiani
    Lettura motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare e dell'Atto di Resa
  • A seguire - Largo Pertini - Deposizione delle corone
  • Ore 11,15 - Piazza Matteotti - Saluti di Marco Doria, Sindaco di Genova, e di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria
  • Orazione commemorativa di Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI

PAGINA SUCCESSIVA: 25 APRILE 1945, COSA È SUCCESSO A GENOVA

Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale della Liguria e il Comando Militare Regionale, riuniti congiuntamente, decisero l'inizio dell'insurrezione. Le operazioni militari per la liberazione della città iniziarono la mattina successiva e il CLN regionale assunse di fatto le funzioni di governo.

Onde evitare un bagno di sangue, furono contemporaneamente avviate trattative tra il comando tedesco della piazza di Genova e i vertici locali della Resistenza, e nella sera del 25 aprile presso Villa Migone il generale Meinhold firmò l'atto di resa.

Si tratta dell'unico caso europeo in cui un corpo di armata tedesco si sia arreso a formazioni partigiane. Quando due giorni dopo arrivarono a Genova le truppe alleate, trovarono la città non solo già liberata, ma anche in condizioni di vita quasi normali, con i tram che circolavano e le case illuminate. L'insurrezione di Genova venne giustamente definita "insurrezione modello", ma alto era stato comunque il prezzo pagato dai patrioti genovesi, con 300 morti e 3000 feriti.


Si parla di