Economia

Esaote passa in mani cinesi

Secondo quanto chiarisce la Fiom, la cessione a investitori cinesi ha aspetti positivi che vanno valutati in prospettiva

Esaote ha raggiunto un preliminare per la cessione dell'intero capitale azionario della Società. Esaote opera nel settore delle apparecchiature biomedicali, in particolare ultrasuoni, risonanze magnetiche dedicate e software di gestione del processo diagnostico; ha 3 centri di ricerca a Genova, Firenze e Maastricht, 2 siti produttivi, Genova e Firenze, 1.248 dipendenti oltre il 50% all'estero, ha 14 sedi internazionali, fattura 270 milioni il 65% all'estero. Genova è la sede della società con 248 dipendenti: 243 sono dirigenti, quadri e impiegati, 5 sono operai.

Negli ultimi anni la crisi economica e le modifiche strutturali del settore della diagnostica per immagini - anche a seguito dell'ingresso nel settore di concorrenti con rilevanti dimensioni sommati a quelli già esistenti (Siemens, Philips, GE) e di nuove Società estere molto aggressive - ha prodotto alcuni effetti sulla posizione competitiva di Esaote, sia in Italia sia all'estero, malgrado l'azienda abbia investito mediamente oltre il 10% del proprio fatturato negli anni 2012-2014 non ha sviluppato nuovi prodotti, l'insieme di questi fattori ha costretto l'azienda a scrivere un nuovo piano industriale condiviso con il sindacato e il ministero dello Sviluppo Economico e reso operativo dal nuovo Management.

Gli effetti concreti di tale piano sono stati la costruzione di un nuovo stabilimento a Genova per la risonanza oltre che la conferma della direzione generale e centro mondiale degli ecografi e della risonanza e Firenze come centro di eccellenza e sviluppo mondiale delle sonde per ecografi e hub mondiale.

Tuttavia la dimensione di Esaote è sempre stata un problema: continuare a produrre macchine medio piccole ha sempre segnato i limiti dell'azienda incapace di concorrere con i grandi gruppi; in questo stato di cose l'azienda era destinata a essere acquistata dalla concorrenza per essere cannibalizzata, la cessione a investitori cinesi ha aspetti positivi che vanno valutati in prospettiva.

In Cina nei prossimi anni si costruiranno novemila nuovi ospedali, gli acquirenti non sembrano avere doppioni produttivi e soprattutto oramai da anni parte della manifattura di Esaote è in Cina, in Europa vi è la ricerca e le sonde a Firenze che sono la parte cruciale per generare immagini di qualità.

«La nuova proprietà deve garantire continuità occupazionale e produrre un Piano di consolidamento e rilancio dell'azienda da sottoscrivere non solo dalle organizzazioni sindacali ma anche dal governo italiano. Questo chiederemo nei prossimi giorni - afferma Antonio Caminito della segreteria Fiom di Genova. Le società coinvolte in questa operazione sono di rilevanza mondiale Wu Guangming è leader cinese nel Biomedicale e Jack Ma è il fondatore di Alibaba, con i nuovi proprietari si può e si deve superare l'ostacolo della dimensione dell'azienda, nuove opportunità si potranno aprire; la Fiom come sempre vigilerà perchè questo accada».


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