Economia

Concessioni balneari, il Senato trova l'accordo

Il disegno di legge sulla concorrenza era fermo a Palazzo Madama a causa delle tensioni sul nodo concessioni balneari e direttiva Bolkestein. I partiti politici, in commissione industria, hanno trovato l'accordo che permetterà l'approvazione del testo della legge

La disciplina delle concessioni balneari sarà contenuta nel testo della legge sulla concorrenza, redatto dal Governo e adesso in discussione al Senato. Il disegno di legge ha provocato tensioni tra i partiti di maggioranza e ritardi nell'approvazione del testo del provvedimento.

In commissione industria del Senato, le diverse parti politiche sono arrivate ad un accordo sul testo dell'art 2 della legge, che disciplina proprio la materia del demanio balneare. Il viceministro dello sviluppo economico, Gilberto Pichetto, ha presentato alla maggioranza l'ultima versione dell'emendamento che modificherà il discusso articolo 2 della legge sulla concorrenza.

Come ribadito dal Consiglio di Stato in una recente sentenza, che riguarda un imprenditore ligure, nessuna norma dello Stato potrà derogare alla disciplina comunitaria che impone l'affidamento delle aree demaniali costiere con bandi pubblici. Pertanto la discussione dei partiti politici si è concentrata sul tema degli indennizzi.

La nuova norma non disciplina più le modalità di calcolo, che dovranno essere successivamente stabilite dal Governo con decreti legislativi. Rimane ferma la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2023, con una possibile proroga eccezionale al 31 dicembre del 2024 solo nel caso di oggettive difficoltà nell'espletamento delle procedure di gara. 

La nuova formulazione dell'articolo 2 della legge specifica inoltre che le società pubbliche già titolari di altre concessioni vengono escluse dalla possibilità di partecipare alle gare. Sono state in buona parte recepite le modifiche richieste dal mondo delle imprese balneari, che in Liguria son circa 1300 in buona parte a conduzione familiare.

Gli indennizzi avranno lo scopo di riconoscere una somma di denaro agli imprenditori titolari di concessioni per gli investimenti effettuati negli anni di attività, queste somme saranno quantificate da periti qualificati.

Il testo della legge, dopo l'approvazione in commissione industria di Palazzo Madama, potrà essere votato dal Senato, probabilmente già lunedì 31 maggio 2022.


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