Cronaca

Spese pazze in Regione, chiesto il rinvio a giudizio per 25 consiglieri

Nel mirino del pm Francesco Pinto anche Edoardo Rixi, attuale assessore allo Sviluppo economico, oltre a Francesco Bruzzone, presidente del consiglio Regionale, e a Matteo Rosso, capogruppo di Fratelli d'Italia

Prosegue l’inchiesta relativa alle cosiddette “spese pazze” in Regione: la Procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per 25 tra consiglieri ed ex, in carica dal 2010 al 2015, contestandogli reati che vanno dal peculato al falso: l’accusa è quella di avere utilizzato i finanziamenti pubblici destinati  ai partiti per questioni private nel periodo che va dal 2010 al 2012, la stessa per cui erano finiti nel mirino anche i consiglieri di Italia dei Valori, Maruska Piredda e Stefano Quaini, condannati in primo grado, e Niccolò Scialfa, Giorgio De Lucchi e Marilyn Fusco, già rinviati a giudizio.

In particolare, il procuratore Francesco Pinto ha chiesto il processo anche per i due consiglieri della Lega Nord, Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone, neo eletti in Regione rispettivamente nei panni di assessore allo Sviluppo economico e presidente del consiglio Regionale dell’era Toti, e per Matteo Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in via Fieschi.

Nel registro degli indagati erano finiti anche il precedente assessore allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli, e quello attuale all’Urbanistica, Marco Scajola, nipote dell'ex ministro Claudio, ma per loro il pm ha chiesto l’archiviazione.


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