Cronaca

Chiede una sigaretta e accoltella due ragazzi, arrestato per omicidio

La squadra mobile ha arrestato un uomo ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio, lesioni aggravate e rapina aggravata nei confronti di tre giovani, avvicinati con una scusa e aggrediti la notte del 16 marzo 2013 in via della Marina

Genova - La squadra mobile, coordinato dalla Procura della Repubblica di Genova, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Genova, a carico di Abdelhamid Salmane, marocchino, 20 anni, in regola con le norme che regolano il soggiorno sul territorio dello Stato. Lo stesso, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio, lesioni aggravate e rapina aggravata nei confronti di tre giovani Italiani.

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In particolare, alle 4 del 16 marzo 2013, in via della Marina, nei pressi della fermata dell’ingresso della metropolitana Sarzano Sant’Agostino, un gruppo di quattro ventenni italiani, mentre si dirigeva a riprendere l’auto al termine di una serata trascorsa in un locale del centro storico, si è imbattuto in Abdelhamid Salmane che, accompagnato da un altro giovane nordafricano, allo stato non identificato, li ha fermati con la scusa di una sigaretta, cercando poi di impossessarsi dei loro portafogli.

Alla reazione dei giovani, il malvivente ha estratto un grosso coltello da cucina (tipo macete) e con un fendente dapprima ne ha colpito uno a un braccio e immediatamente dopo un altro alla gola, riuscendo a impossessarsi del portafogli di uno di loro per darsi poi alla fuga attraverso la scalinata che ricollega via della Marina a piazza Sarzano.

I ragazzi, chiamati i soccorsi, sono stati accompagnati presso il pronto soccorso dell’ospedale San Martino per le prime cure. Ascoltati da personale della squadra mobile i quattro giovani hanno fornito una descrizione dei due nordafricani, dichiarando di essere in grado di riconoscere con certezza l’aggressore armato di coltello.

Gli investigatori hanno così acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza site sul luogo dei fatti nonché nella direzione di fuga degli aggressori e nel centro storico. Un'attenta e scrupolosa analisi dei filmati ha consentito di accertare che i due giovani, dopo l’aggressione, hanno trovato rifugio in un palazzo in piazza degli Embriaci, dal quale sono usciti poi nuovamente nel corso della nottata.

I servizi di polizia giudiziaria predisposti in quella piazza, nei giorni successivi all’evento, hanno consentito di individuare l’indagato che, oltre che corrispondere perfettamente alle descrizione fisio-somatiche fornite dalle vittime, indossava alcuni capi di abbigliamento e scarpe simili a quelli immortalati dalle telecamere al momento dell’aggressione.

Tali particolarità, unitamente alla circostanza che nel palazzo di piazza degli Embrici l’indagato è l’unico straniero che per età e fattezze era simile all’aggressore più violento, quello che ha sferrato materialmente le coltellate, l’immagine di Salmane è stata mostrata ai ragazzi rapinati, che lo hanno riconosciuto con certezza per l’autore del reato commesso ai loro danni.

Proseguono le indagini volte a identificare il complice dell’arrestato che è stato associato alla casa circondariale di Genova a disposizione dell’autorità giudiziaria.


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