Cronaca

Bloccate in porto 56 tonnellate di scarti di motori e cavi elettrici

I rifiuti, destinati a una fonderia della regione del Punjab, erano stati dichiarati come rottami di ferro, tentando di eludere le restrizioni pakistane

Il personale dell'ufficio delle Dogane di Genova 2 ha intercettato nel terminal portuale di Pra' una spedizione transfrontaliera di rifiuti con destinazione Pakistan. Dopo i controlli, è stato bloccato l'imbarco di due container, contenenti complessivamente oltre 56 tonnellate di motori elettrici dismessi, misti a cavi elettrici rivestiti di guaine plastiche e ad altri rifiuti, che non erano stati oggetto di un'accurata cernita né di una corretta classificazione nei documenti di accompagnamento.

I rifiuti, destinati a una fonderia della regione del Punjab, erano infatti stati dichiarati come rottami di ferro, tentando di eludere le restrizioni pakistane che non ammettono l'importazione di rifiuti derivanti dalla più complessa componentistica elettrica (mista a plastiche, cavi, condensatori), senza che sia selezionato il solo metallo ferroso.

A conclusione delle indagini sono stati denunciati all'autorità giudiziaria i titolari delle due ditte organizzatrici della spedizione, una toscana e una lombarda.

Nel 2021 funzionari dell'agenzia delle accise, dogane e monopoli hanno fortemente incrementato nei terminal genovesi l'attività di contrasto all'illecita esportazione di rifiuti, tramite molti altri accertamenti su spedizioni (anche accompagnate da falsi permessi) di scarti plastici verso il sud est asiatico, o di batterie, motori e moduli fotovoltaici che soggetti senza scrupoli hanno tentato di smaltire nell'Africa subsahariana.


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