Cronaca

Cucina da incubo, chiusa pizzeria

Un locale del porto antico non potrà riaprire finché un ulteriore controllo non certificherà il ripristino degli standard minimi per la preparazione e la somministrazione di alimenti

Immagine di repertorio

Condizioni igieniche e manutentive insufficienti nei locali di preparazione dei cibi; assenza di tabella prezzi, lista degli allergeni contenuti negli alimenti, apparecchio di misurazione del tasso alcolemico e tabella ministeriale dei livelli di concentrazione alcol/peso corporeo.

Sono le carenze che gli agenti del nucleo di polizia commerciale della polizia locale, insieme ai tecnici della prevenzione igiene degli alimenti e della nutrizione dell'Asl3, hanno rilevato e contestato all'interno di una pizzeria in zona Porto Antico. Venerdì 21 gennaio per il locale è scattata la sospensione con chiusura immediata.

Le medesime inosservanze erano infatti state riscontrate in un precedente e accurato sopralluogo interforze, da cui era scaturito un provvedimento di sospensione dell'attività. In quell'occasione, negli spazi adibiti alla preparazione delle pietanze, gli operatori si erano trovati di fronte a una situazione non propriamente consona al rispetto degli standard igienici.

Il rubinetto del lavandino del laboratorio di cucina e dei servizi igienici era privo di erogazione dell'acqua calda. Nelle attrezzature frigorifere, numerosi alimenti erano conservati senza nessuna protezione dalla contaminazione sia da agenti esterni, sia dagli altri alimenti di natura differente. Alcuni alimenti, estratti dai frigoriferi in attesa di essere somministrati, erano totalmente privi di protezione e, dunque, potenzialmente esposti alla contaminazione dal passaggio del personale o dalla presenza di insetti. Sugo di pomodoro giaceva in un contenitore non esattamente indicato alla sua conservazione: un secchio, generalmente utilizzato per la pulizia.

Gli operatori hanno poi prontamente notato un altro particolare, non di poco conto: le pizze e gli altri prodotti da forno per persone con intolleranza al glutine venivano preparati nello stesso laboratorio predisposto per la preparazione delle pizze somministrate alla clientela priva di allergie e intolleranze. Non solo: venivano cotti nello stesso forno, con un evidente rischio di contaminazione di attrezzature e piani di lavoro con allergeni assolutamente da evitare per persone celiache e intolleranti al glutine.

Nel controllo di venerdì scorso gli operatori non solo non hanno riscontrato un ripristino della situazione a fronte del sopralluogo di ottobre, ma hanno rilevato un'ulteriore mancanza: la canna fumaria scollegata, il fumo che invadeva la bocca del forno con le pizze in cottura. Il locale rimarrà pertanto chiuso fino al prossimo controllo interforze per ripristinare le necessarie condizioni igieniche.


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