Cronaca

Badante aggredita, indagato il pensionato: «Dovevamo sposarci»

L'aggressione è avvenuta in un appartamento di Neirone, dove la donna assisteva dallo scorso luglio l'81enne Giuseppe Bacigalupo, il primo a dare l'allarme, ora accusato di tentato omicidio

Nuovi, inquietanti sviluppi nel caso di Maria Satera, la donna di 56 anni ritrovata in fin di vita nell’appartamento di Neirone, nell’entroterra genovese, in cui viveva con l’81enne Giuseppe Bacigalupo, che assisteva dallo scorso luglio dopo una rottura al femore.

Interrogato questa mattina dal pubblico ministero Paola Calleri, l’uomo ha rivelato che il rapporto con la badante sarebbe stato in realtà più profondo di quanto inizialmente supposto: «Io e Maria ci dovevamo sposare tra qualche mese, avevamo deciso di vivere insieme dopo che era rimasta vedova».

Bacigalupo, adesso iscritto nel registro degli indagati e accusato di tentato omicidio, aveva dato l’allarme dopo avere trovato la Satera riversa a terra in una pozza di sangue, sul capo i segni di diverse ferite inflitte con un oggetto contundente che secondo gli inquirenti sarebbe il piede di porco ritrovato nell’abitazione e appartenente al defunto marito della donna: «Non sono stato io a farle del male, ho chiamato subito i soccorsi dopo averla trovata», ha ribadito il pensionato 81enne, ricostruendo poi quanto accaduto la sera del 22 marzo: «Stavo accendendo il fuoco, lei era nell’altra stanza. L’ho chiamata per chiederle una mano, ma non mi ha risposto. Sono andato a vedere e l’ho trovata in una pozza di sangue con un piede di porco vicino. Secondo me si è colpita da sola».

Le condizioni della donna intanto restano gravissime: ricoverata all’ospedale San Martino, la violenza dei colpi le avrebbe causato uno sfondamento della scatola cranica.


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