Cronaca

Anche via Cravasco ha il suo muro di libera espressione per writer

I primi a prendere la bomboletta in mano sono stati Jori Gioia e Rois One: scritte e panorami colorati adesso rimarranno sui muri dei giardini per un mese

Il muro di libera espressione: credits Fb@ Comitato di quartiere Via Cravasco

Un altro 'muro di libera espressione' arriva a ponente, il secondo al Cep: il comitato di quartiere di via Cravasco ha annunciato l'avvio di questo progetto che consente a tutti di poter disegnare liberamente sulle pareti di uno spazio circoscritto e concordato.

"Chiunque può venire a disegnare - spiegano i membri del comitato - l'unica regola è non colorare sopra a quelli esistenti a meno che non sia passato un mese dalla loro realizzazione. Per il resto ognuno è libero di disegnare a proprio piacimento. Senza dimenticare, quando si termina, si mettere la data di realizzazione".

Il percorso è stato intrapreso con gli artisti Drina A12 e Giuliogol - molto conosciuti nel ponente genovese - e con il Consorzio Pianacci, allacciandosi al patto di collaborazione stipulato in precedenza per i muri del parcheggione di via Novella. 

I primi a prendere la bomboletta in mano in via Cravasco sono stati Jori Gioia e Rois One: scritte e panorami colorati adesso rimarranno sui muri dei giardini per un mese, dopodiché potranno essere coperti per ricominciare da capo.

I muri di libera espressione nascono per insegnare a tutti - specie ai giovanissimi - che i graffiti possono non essere obbligatoriamente un percorso illegale: in questo caso vengono fornite le superfici per i murales, dando la possibilità agli artisti di agire legalmente in luoghi deputati per farlo.


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