Cronaca

Demolizione Morandi, al via la cessione delle aziende in zona rossa

Il commissario-sindaco Marco Bucci ha stabilito le modalità di acquisizione e indennizzo delle aree industriali che sorgono nella zona che diventerà cantiere

Non solo palazzi, ma anche sedi di aziende, terreni e capannoni: continua la corsa contro il tempo del commissario-sindaco Marco Bucci per iniziare la demolizione di quanto resta del ponte Morandi entro la fine del 2018, e negli ultimi giorni, oltre a lavorare alle cessioni delle 266 case evacuate di via Porro e via del Campasso, la struttura commissariale sta lavorando anche all’acquisizione delle aziende che si trovano nel perimetro della zona rossa e in quelle che in futuro potrebbe diventare aree di cantiere.

Il decreto con cui Bucci stabilisce le modalità di acquisizione è stato pubblicato venerdì: le aree cedute verranno rimborsate con1.300 euro a metro quadro per quelle coperte, e 325 euro a metro quadro per le parti scoperte. A occuparsi dell’operazione, affiancato con tutta probabilità dai 56 notai che stanno gestendo gratuitamente quella parallela degli appartamenti, è il sub-commissario Piero Carlo Floreani, il magistrato della Corte dei Conti che fa parte del team di esperti che Bucci ha voluto con sé per gestire la demolizione e la ricostruzione del viadotto sul Polcevera.

Le aziende interessate dal decreto sono principalmente quelle che si trovano nella zona Ovest, quella su cui sorgono Ikea e Ansaldo (risparmiato dal decreto e dalla mappa che riperimetra la zona che potrebbe diventare cantiere). E proprio per la loro posizione si rende necessario chiudere il prima possibile le acquisizioni: l’intenzione del sindaco è quella di iniziare con la demolizione il 15 dicembre (il 14 dovrebbe firmare il relativo decreto) partendo proprio dalla zona Ovest.


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