Cronaca

"Sette studenti disabili in una classe di 23, è contro le regole", presidio e protesta

Manifestazione in via Assarotti, sotto la sede dell'Ufficio scolastico regionale. Usb Scuola: "Chiediamo impegni concreti verso la concessione di ulteriore personale e la creazione di una nuova classe. È in ballo la dignità della scuola pubblica e il rispetto dei diritti di tutti i ragazzi, cominciando da chi si trova in maggiore difficoltà"

Foto Telegram: collettivo InSegno

Lunedì 27 giugno 2022 è andato in scena in via Assarotti, sotto la sede dell'Ufficio scolastico regionale, un presidio lanciato dal sindacato Usb per denunciare una problematica emersa all'’Istituto Comprensivo del Lagaccio: "Abbiamo invitato tutti al presidio - spiegano -  dalle associazioni dei genitori ai colleghi di tutte le scuole del nostro territorio". 

Il video della protesta: "Chiediamo una classe in più"

"Per il prossimo prossimo anno scolastico - spiegano gli organizzatori della manifestazione - l’Istituto Comprensivo del Lagaccio potrebbe essere costretto ad avere una classe prima della scuola primaria con 23 iscritti e ben 7 studenti con certificazione di disabilità, con 4 casi gravi. Questo - sostiene l'Usb - è contro tutte le regole, non solo contrattuali ma di buon senso".

"Nelle scorse settimane - prosegue Usb Scuola Liguria - dirigente e docenti della scuola sono stati ricevuti in Usr ricevendo solo risposte vaghe e richieste di attesa in funzione di fantomatici provvedimenti sull’organico di fatto. Sostanzialmente senza nessuna garanzia. La scuola italiana si vanta, giustamente, di essere inclusiva. Ma alle premesse - attacca il sindacato - devono seguire i fatti, non parole o promesse da mercanti. Non serve neppure ipotizzare di spostare le risorse da altri plessi scolastici i quali sono già in difficoltà".

"Ci siamo mobilitati - conclude Usb Scuola - per denunciare questa situazione e chiedere impegni concreti verso la concessione di ulteriore personale e la creazione di una nuova classe. È in ballo la dignità della scuola pubblica, dei docenti, degli educatori e il rispetto dei diritti di tutti i ragazzi, cominciando da chi si trova in maggiore difficoltà".

Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale Antimo Ponticiello.


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