Cronaca

Iren, appalti truccati: i nomi dei dirigenti finiti nei guai

Per i lavori alla rete gas di Genova eseguiti violando i capitolati con la compiacenza di alcuni funzionari di Iren sono finiti in carcere Francesco Jannelli e Mario Piero Bonadeo. Domiciliari per Mauro Tagliabue e obbligo di firma Antonio Percivale

Genova - Per i lavori alla rete gas di Genova e provincia eseguiti violando i capitolati con la compiacenza di alcuni funzionari di Iren sono finiti in carcere Mario Papotto, responsabile del territorio di Genova per la Betoncat azienda di Catania; Francesco Jannelli, subappaltatore in diversi cantieri Betoncat; Piero Furnò, legale rappresentante di Betoncat; Mario Piero Bonadeo, dirigente Iren; e Vincenzo Virgillito, contabile Betoncat. Papotto è nel carcere modenese di Formigine, Furnò in quello di Catania, Virgillito in quello di Enna. Jannelli e Bonadeo sono in carcere a Genova.

Ai domiciliari sono Mauro Tagliabue, geometra responsabile per Liguria Energy Gas, a Genova, e Luca Pietrangeli, subappaltatore delle opere affidate a Liguria Energy Gas, a Asti. All'obbligo di firma, da compiere a Genova, è finito Antonio Percivale, dipendente in pensione di Iren. Le aziende Calderoni e Demont, citate in precedenza, sono subappaltatrici di Betoncat e Liguria Energy Gas.

L'inchiesta era partita da un esposto presentato dalla Cgil. Il periodo preso in considerazione dagli investigatori è quello compreso tra l'inizio 2010 e la fine 2011. Gli inquirenti hanno fatto dei cabotaggi, prelevando campioni, in 40 zone di Genova da Levante a Ponente scoprendo, tra l'altro, che le opere di riempimento venivano fatte con materiale di risulta, macinato da altre opere edili, diverso da quello indicato dai capitolati (Ansa).


Si parla di