Incidenti stradali

Incidente di Quezzi, la proposta del Municipio contro le corse notturne: «Mettete semafori dissuasori»

Il presidente della Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante, chiede all’assessore alla Sicurezza e alla comandante della polizia Locale di aumentare i controlli serali in zona e investire in nuova semaforica

Semafori dissuasori per disincentivare le “corse” lungo i tornanti di Quezzi. La proposta arriva dal presidente del Municipio Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante, dopo il terribile incidente avvenuto sabato sera in piazzetta Pedegoli.

L’incidente ha coinvolto un’auto guidata da un 23enne genovese che, percorrendo ad alta velocità via Daneo, ha perso il controllo scontrando uno scooter e scaraventandolo contro una panchina su cui erano sedute 4 ragazze: una ha rischiato di perdere la gamba e ha riportato ustioni causate dall’incendio divampato per lo scontro con lo scooter, un’altra, incinta di sette mesi, è stata portata d’urgenza in ospedale per monitorare le sue condizioni e quelle del bambino.

Nelle ore immediatamente successive all’incidente, gli abitanti del quartiere hanno puntato il dito contro l’alta velocità con cui spesso vengono percorsi i tornanti di Quezzi, chiedendo di adottare provvedimenti. Ferrante ha quindi inviato una lettera aperta a Comune e polizia Locale per chiedere di prendere in considerazione l’installazione di semafori dissuasori,

«Non è la prima volta che da parte dei cittadini residenti si sente parlare di gare notturne nelle strade collinari, soprattutto in zona Quezzi, via Robino, viale Bracelli e via Loria, che per la loro conformazione, con curve a gomito e rettilinei, si prestano particolarmente a tali illeciti - spiega Ferrante - Con la presente, sono a chiedere maggiori controlli serali nelle aree collinari del Municipio Bassa Val Bisagno dal momento che, a seguito delle varie emergenze che si sono susseguite nella nostra città (crollo del ponte Morandi, sicurezza in Centro Storico e Sampierdarena, zone rosse), sono andati sempre più scemando. Sono, inoltre, a chiedere l’installazione di dossi rallentatori della velocità e, se permesso dal Codice della Strada, il posizionamento di “semafori dissuasori”».

Ferrante propone inoltre di trasformare le strade collinari in “zone 30”, da sommare a controlli notturni nella fascia oraria 20.30-24 del fine settimana «per scongiurare questi comportamenti diventati ormai una costante».

Sul fronte indagini, intanto, si è autodenunciato anche il terzo occupante della Bmw guidata dal 23enne arrestato domenica dopo un tentativo di fuga. Si tratta di un 20enne residente a Marassi, che sabato sera era a bordo dell’auto insieme con una ragazza (anche lei si è costituita, domenica pomeriggio) e, stando alle prime ricostruzioni, a una quarta persona che a oggi non è stata però rintracciata.

Sia il 20enne sia la ragazza che era a bordo sono stati denunciati per omissione di soccorso, mentre il 23enne, di cui è nota la passione per auto di grossa cilindrata e guida ad alta velocità, è stato arrestato per lesioni gravissime e omissione di soccorso. Pochi istanti dopo lo schianto, infatti, è sceso dall’auto per disincastrare il paraurti e fuggire dal luogo dell’incidente.


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